martedì, aprile 24, 2007

Messaggio ante-migrazione

Carissimi lettori,
 
vi scrivo questo messaggio per anticiparvi un evento che cambierà un pochino questo blog. Sono stato invitato da un importante sito finanziario italiano,a partecipare ad un nuovo progetto che comprenderà una comunità selezionata di Blogger. Ho accettato, ovviamente, a condizione che mi fosse garantita l'assoluta autonomia ed indipendenza. Quindi, non cambierà assolutamente nulla rispetto a prima, continuerò a fare le stesse cose, le stesse analisi, nella speranza che vi siano gradite, con un chiaro intento a voler mantenere l'oggettività delle analisi, magari con qualche parere personale, ma il tutto nell'estrema indipendenza. Il nuovo blog è , come si suol dire, in fase di "Work in progress", farò il possibile. assieme agli amministratori del sito, per renderlo operativo al più presto.
Intanto vi invito al nuovo indirizzo, dove ho appena inserito una breve analisi su Mediobanca.
 
Sono a disposizione, come sempre.... A presto!
 
http://intermarketandmore.investireoggi.com/


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ANALISI INTERMARKET: 24/04/2007

Salve a tutti.

Chiedo scusa se sono stato un po' latitante negli ultimi giorni ma ho avuto diversi problemi personali da risolvere. Inoltre ho lavorato anche al passaggio sulla nuova piattaforma di Blog che mi ospiterà d'ora in avanti, ovvero la piattaforma di InvestireOggi, un sito internet di finanza che ha tutte le carte in regola per diventare nei prossimi anni una delle società leader nel settore. Ho avuto modo di conoscere i boss della società ed ho trovato loro il giusto entusiasmo per poter fare qualcosa di veramente interessante.

Ma lasciamo da parte questi commenti personali (spero comunque che il passaggio al nuovo Blog ed alla nuova grafica sia a Voi gradito) e andiamo a vedere i mercati finanziari.

 

EQUITY

Continua, come descritto nella settimana scorsa, senza grosse novità, la corsa dell'indice S&P 500. Al momento la trend line rialzista del periodo continua ad essere intatta, anche se ogni tanto qualche candela di indecisione in ambito candlestick si fa vedere. Sicuramente interessante invece è il grafico del Nasdaq. C'è poco da fare, il listino tech USA sta faticando. Guardate il grafico. Ormai area 2531 si sta dimostrando una ottima area di resistenza che, in caso di violazione, diventerà il nuovo supporto per il medio periodo. Certo che in questo momento direi di stare un attimino a vedere cosa succede sul Nasdaq, un quanto c'è qualcosa che mi convince poco. Preferirei essere prudente. L'RSI si mantiene su posizioni neutrali ed i volumi non sono eccezionali. Siamo a vedere cosa succede. A livello strategico, quindi, direi di mantenere le posizioni, facendo attenzione, per le posizioni più speculative, al comportamento dei prossimi giorni dei suddetti listini. La violazione delle trendline rialzista di breve porterà un'inevitabile correzione di entità non decifrabile al momento.

 

BOND

Guardando al Bund, a seguito della violazione di quota 114.55, c'è stato un po' di recupero e sembra che ci sia la volontà di recuperare un po' di forza relativa. Al momento non si consiglia di prendere posizioni lunghe, in quanto il ritorno in suddetta area potrebbe essere visto come un semplice pull back e quindi un movimento temporaneo che ci porterà, in questo eventuale caso, a nuovi minimi. Ovviamente, come già spiegato in passato, se arriva una correzione dell'equity è previsto un bel fly-to-quality con un ritorno tonico delle obbligazioni.

 

FOREX

Al momento il $ continua a mantenersi decisamente deboluccio, anche se ormai siamo arrivati in ieprcomprato e quindi non escludo assolutamente la possibilità di un pull back proprio in area 1.34 (1.336) che potrebbe essere un eccellente livello dove chiudere alcune posizioni in $, in prospettiva di un nuovo e ancor più forte indebolimento.

Ma il protagonista, come sempre, resta lo Yen ed il suo carry trade. Al momento possiamo registrare una pausa di riflessione del cross EurJpy, in concomitanza anche della chiusura del movimento nr.13 del countdown di DeMark (figura tecnica). Per farla breve, lo Yen ha finito di essere debole? Assolutamente impossibile dirlo. Una cosa che però bisogna segnalare è un aumento della volatilità dell'equity, che sicuramente non è positivo per il carry trade e che quindi potrebbe indurre alcuni hedge funds a chiudere le posizioni più speculative (comportando un rafforzamentodello Yen)

 

COMMODITIES

Non ci sono grosse cose da segnalare in ambito commodities, o, per meglio dire, si vanno a confermare tutte quelle cose già scritte nei post precedenti. L'oro continua ad essere in trend senza grossi problemi, indirizzato tranquillamente verso i 700 $/oz. Sempre forte il petrolio (notizia interessante: la Cina sembra voglia ulteriormente incrementare le riserve), il rame ancora super, mentre le soft commodities hanno andamenti contrastanti (male ad esempio il raccolto del grano in USA e quindi ritorno positivo delle quotazioni, mentre invece la sovrapproduzione di zucchero comporta nuovi minimi). Mi preme però segnalare la nascita di una nuova "famiglia", quella degli ETC, ovvero gli ETF sulle commodities.

 

CONCLUSIONI:

poche novità da segnalare. Facciamo solo molta attenzione ad una cosa che potrebbe condizionare tutto il mercato. In estrema sintesi questa cosa possiamo monitorarla e seguirla, analizzando il VIX. Si tratta della volatilità. Difatti, un aumento della volatilità comporterebbe:

1 – correzione delle borse

2 – chiusure di posizioni di carry trade

3 – rafforzamento dello Yen vs. tutte le valute

4 – probabile rafforzamento del $ e, complessivamente, indebolimento dell'Euro

5 – ritorno del fly-to-quality  sull'obbligazionario

Ovviamente conviene seguire con attenzione l'evolversi della situazione. Se capitasse come ho scritto sopra, capite perfettamente che si tratta di un bel movimento correttivo che automaticamente non rimane circoscritto all'equity ma va ad influenzare tutto il mercato. E magari a beneficiarne potrebbe essere ancora lui…l'oro…. Staremo a vedere…



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venerdì, aprile 20, 2007

Rapido flash sui mercati

…anche oggi per me giornata campale e quindi dedico solo 2 minuti al blogggg…. Rapida fotografia dello scenario: continuano le correlazioni descritte nei giorni scorsi, anche se oggi…vanno all'incontrario. Difatti abbiamo uno Yen che torna ad essere un po' più debole. Conseguenza è che le borse ripartono e il bond corregge… In ambito materie prime sempre bene l'oro, anche perché il $ continua (e continuerà molto probabilmente) a soffrire. In trend il petrolio. Quindi confermo il buon funzionamento delle correlazioni e del rapporto inverso tra carry trade e fly-to-quality. Mercato che quindi mui sembra al momento chiaro e trasparente. Rapidamente una risposta a Lorenzo: hai ragione, la Russia non è assolutamente da sottovalutare. I capitali presenti in quei territori sono veramente notevoli. Sul fatto che le ns. figlie vadano a fare le badanti in Cina, beh, spererei proprio di no, anche se non possiamo negare che entro il 2010 il peso dell'Asia (a livello economico) sarà strategicamente molto maggiore di quello che vediamo oggi. Il futuro è là. C'è poco da fare. E a farne le spese saremo noi europei in primis, che per diversi anni non potremo essere competitivi con quelle economie ruggenti,  e gli americani che avranno sempre un peso specifico notevole ma minore rispetto ad oggi.

Detto questo….buon week end.



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giovedì, aprile 19, 2007

Quali sono i prossimi paesi emergenti?

Dopo un paio di post non proprio positivissimi, rispondo ad un gentile lettore che mi contatta via email e mi chiede quali sono i prossimi mercati emergenti, ovvero le aree che faranno in futuro ciò che hanno fatto e che stanno facendo paesi come India e Cina. Innanzitutto voglio dire a questo lettore che l'area asiatica rimarrà a mio avviso un interessante zona su cui investire. Tanto per cominciare (e qui pioveranno critiche…) ritengo ancora interessante l'area immobiliare dell'Asia (mentre in Europa e America meglio scappare a gambe levate!) . Poi tra India e Cina in questo momento preferisco l'India, più difensiva, in quanto non vive solo di esportazioni (come vedete sono moooolto sintetico, non mi dilungo per motivi di tempo, spazio e per non tediarvi). Ma l'area che probabilmente sarà molto attraente è quella del Medio Oriente e del Nord Africa. Ebbene sì, i signori del petrolio , che stanno iniziando a capire che non si vive di solo oro nero. Lì i soldi non mancano e state pur certi che se gli arabi vogliono, coi soldi possono. Basta pensare alla mitica pista di sci coperta nel centro del deserto (a Dubai) in un paese arabo…. Se hanno fatto questo…. Scusate la sintesi ma spero di essere stato utile.



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Herding Behavior

Trichet ne dice una giusta. Arriva dal grande capo della BCE la denuncia che il mercato dei derivati ha raggiunto dimensioni preoccupanti e potenzialmente destabilizzanti e che esiste la possibilità che l'effetto "gregge" (Herding Behavior) possa creare degli sconquassamenti. Io dico, immaginatevi se tutti i carry trade sullo yen fossero chiusi contemporaneamente… allori si che ci sarebbe da ridere, o forse, da piangere! E' vero che il discorso di Trichet era più orientato al mercato dei crediti, però io non sottovaluterei tutto il settore dei derivati. Forse qualcuno si sta rendendo conto che siamo seduti su una polveriera….



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Il FMI vede un futuro roseo. Possiamo stare tranquilli?

Recentemente il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato il suo report sullo stato di salute dell'economia globale. Ho deciso di presentarvi le linee guida di tale report in quanto (per fortuna) lega con le previsioni di un momento molto buono delle economie che dovrebbe durare ancora per un po'. Nel suo rapporto il Fondo monetario internazionale ha presentato uno scenario di base che ricorda molto le rosee previsioni elaborate dall'amministrazione Reagan negli anni '80. L'ultima prognosi dell'Fmi è la previsione ufficiale più ottimistica mai formulata sull'economia globale e si articola su tre punti fondamentali.

  1. Quest'anno e il prossimo la crescita del Pil mondiale dovrebbe attestarsi ancora intorno alla media del 4,9% registrata nel quadriennio 2003-06.
  2. L'espansione di maggiori proporzioni archiviata dall'economia mondiale negli ultimi 35 anni dovrebbe essere seguita da altri due anni di condizioni analogamente espansive, uno scenario senza precedenti nell'era moderna.
  3. I due fattori di rischio principali sono legati all'impatto della recessione del settore immobiliare statunitense sulla spesa al consumo e alle crescenti tensioni tra capitale e lavoro nei paesi sviluppati.

Come potete vedere lo scenario auspicato dal Fmi è molto vicino a quello che i mercati finanziari stanno scontando in questo momento. Il che ci rassicura sul fatto che le borse non sono in fase "di bolla" e che le quotazioni non sono eccessivamente pericolose. Ovviamente non considero in questo discorso  i movimenti di breve periodo, ma, diciamo così, la tendenza di lungo periodo. Però attenzione: quali sono però i rischi che qui forse sono un po' sottovalutati? Certamente i due fattori sopra descritti sono molto importanti e forse il Fmi non dà il giusto peso agli effetti che potremmo avere se questi 2 elementi dovessero diventare un problema. A questo punto mi pongo una domanda e mi faccio una risposta, in perfetto stile marzulliano: ma siamo sicuri che lo scenario sia poi così idilliaco e che non sia più che altro un tentativo di iniettare positività in un mercato che sta perdendo sicurezza? NO, penso e spero di no, il Fmi è un ente super partes, non farebbe mai una cosa del genere. Ah, già, forse è meglio non dire quest'ultima frasi ai risparmiatori bidonati coi bonds argentini…



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La riscossa dello Yen

Attenzione: qualcosa inizia a muoversi sui mercati. La volatilità sta aumentando e alcune tendenze iniziano a scricchiolare. Tanto per cominciare parliamo di valutario. Andate a vedere il cross Eur/Jpy. Alcuni giorni fa avevo accennato al fatto che lo Yen era arrivato ad una minimo periodale e che una reazione era possibile. Addirittura con l'analisi di DeMark si parlava di una possibile inversione di tendenza. Io non voglio arrivare a dire tanto però è evidente che lo Yen sta recuperando terreno. Ma vediamo questo fenomeno con la situazione dei mercati e andiamo a notare che tutto sta andando come si temeva. Il rafforzamento dello Yen ha procurato un rallentamento dell'equity (chiusura del carry trade anche se limitata) e, a chiudere il discorso, arriva il rimbalzo dei bond (fly-to-quality). Tutto forse troppo semplice e matematico. Però direi che è indiscutibile. Il mercato ci sta chiaramente dicendo quali sono le variabili e le relazioni da tenere in considerazione sui mercati in questo momento. Nel frattempo in ambito commodities, sempre in trend il petrolio ( attenzione, ci potrebbe stare anche uno speculative buy, ci troviamo sulla trend line e sulla MM200) e sempre bene l'oro (tranquillo Giomf…).

Borse quindi deboli oggi, proprio in concomitanza con un doppio massimo periodale del Nasdaq. Invece la nave madre dello S&P 500 rimane sopra quota 1460 e quindi ancora in terreno positivo.

Per il momento è tutto.



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mercoledì, aprile 18, 2007

Intermarket: questo sconosciuto

..oggi è una giornataccia... non ho nemmeno tempo di vedere i mercati...
Solo una rapida risposta all'amico Giomf. Ti ringrazio per i complimenti e mi fa piacere che posso esserti utile per fare dei ragionamenti. Questo significa che la mia "mission" (anche se in piccolo) è stata raggiunta. Mi chiedi del mio lavoro...
Beh, non voglio dirti tutto (dai, un po' di privacy...    ) ma posso dirti che, come sospettavi, la finanza per me non è solo una passione ma è una parte integrante del mio lavoro, nel senso che i ragionamenti fatti sul blog li uso indirettamente per un certo tipo di operatività nell'azienda in cui lavoro. E' quindi il mio quaderno di appunti virtuale, dove chi vuole può venire a curiosare, commentare, magari prendere spunto quanto meno dai miei ragionamenti "intermarket" che spesso il mercato sottovaluta e non considera. E quindi, visto che un sito "SuperEquity" o "Dream Trader" sarebbe stato sicuramente inferiore dal punto di vista qualitativo ai tanti già presenti, ho preferito puntare sul quel ramo della finanza che reputo più interessante (intermarket) per poi andare nello specifico quando necessario. E sia ben chiaro, il tutto fatto con tanta buona volontà e nessuna pretesa di saper prevedere il futuro. Ma con una certezza: che con metodo, pazienza e costanza si possono ottenere dei risultati. Sapeste quante volte la gente getta alle ortiche denaro investendo senza la minima idea su cosa sta facendo, senza sapere perchè compra una cosa ma solo perchè tutti fano così... Ma questa è un'altra storia...
Ecco là, mi sono messo a nudo... Beh, diciamo quantomeno in boxer. Un'ultima cosa. Il mio indirizzo è effettivamente quello segnato in alto...
A presto!


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martedì, aprile 17, 2007

Alcune risposte per gli amici lettori

Rapido flash sull'equity (così ne approfitto per rispondere ad alcune domande di gentili lettori del blog): su Beghelli non dico più nulla. Però…secondo me i nodi prima o poi verranno al pettine. FondiariaSai è esplosa in modo geometrico. Mi domandavo se è il caso di puntare sulla sorellina di FondiariaSai, sempre del gruppo Ligresti. Mi riferisco a Milano Assicurazioni. Tra le due non vedo male lo switch dall'una all'altra compagnia, sia per motivi fondamentali che speculativi. BasicNet continua ad essere sotto ai miei livelli di acquisto e quindi la lascio stare lì dov'è. Telecom Italia: purtroppo è successo quello che speravo non succedesse, ovvero che riuscissero a fare scappare gli investitori stranieri. Non sarà facile ora per i piccoli azionisti, a meno che ci sia la gradita sorpresa di un altro benefattore che dall'estero abbia voglia di regalare soldi a Tronchetti Provera. Oltre a Telecom, ovviamente, prenderanno bastonate sia Pirelli & C che Camfin. Alitalia: la società non mi piace e non l'ho mai presa in considerazione. Sorry… Kaitech: al momento non dà segnali. Preferisco starne fuori. Mediobanca: sotto i 17 € non la ritengo speculativamente interessante per il breve periodo. Fastweb: 47 € non saranno una cifra immane, però dopo l'OPA di Swisscom difficilmente riuscirà a reggere tali quotazioni. Almeno nel breve periodo. Altro? Ah si… Sul mini future sull'Oro appena posso cerco di capirci qualcosa. Tenete conto che il market maket nonché emittente ci marcia sopra di un bel po'. Basta guardare gli spread che macina sui mini futures meno liquidi. A volte si supera il 15%.

Un flash anche per Giomf che vuole inserire nel portafoglio titoli un 5% tramite magari un mini future. Come sempre ritengo impossibile consigliarti correttamente senza conoscere l'esatta struttura del portafoglio. Tieni conto che la correlazione di alcune commodity rispetto all'equity è decisamente discutibile. L'unica cosa che oggi ritengo valida come "bene rifugio", facendo un discorso molto generalizzato senza andare sullo specifico, continua ad essere l'oro che potrebbe ancora approfittare della debolezza del $ e nel caso di correzione potrebbe essere considerato difensivo. Ma, ripeto, la cosa dovrebbe essere approfondita nello specifico del portafoglio. Io personalmente mi terrei quel 5% di liquidità ben stretto, da utilizzare in coperture quando il mercato prende qualche strana piega, visto che sei per il 95% longhista. Ti pare?

Chiudo con il rapporto S&P500 e SOX. Effettivamente si è sempre pensato che la correzione del SOX vada ad anticipare la correzione dei mercati. Mi risulta che ultimamente questa correlazione sia un po' compromessa. Forse anche a causa del mercato asiatico che in ambito di semiconduttori ha avuto una crescita notevole, contribuendo all'abbattimetno dei prezzi sia del prodotto finito che delle…società quotate (vedasi STM per esempio). Comunquequi sotto troverete il grafico sovrapposto di S&P500 e SOX . A presto

Lo S&P rompe quota 1460.

Quanto si "temeva" ieri è avvenuto puntualmente. Mi riferisco alla rottura rialzista dell'indice S&P 500. Quota 1460 è stata polverizzata nella seduta di ieri sera. Manteniamo tranquillamente il long in attesa degli sviluppi della situazione. Petrolio sempre in trend malgrado la correzione. In ambito commodities nulla da segnalare.



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lunedì, aprile 16, 2007

Semiconduttori: il settore si muove?

Rispondo all'email di un gentile lettore il quale mi chiede il parere su Intel. Direi che sull'azione INTC ci sta tranquillamente un long con SL sotto i 20$.
Come INTC anche la nostrana STM e, nel suo piccolo, EEMS, stanno di dare dei cenni di reazione. Di certo quello che più interessa è il comportamento del SOX di Philadelphia, ovvero il riferimento assoluto per i semiconduttori.
Se andiamo a vedere il SOX vedremo un'interessante configurazione a triangolo, dove convergono, oltre i prezzi, anche le medie mobili. Penso sia chiaro dal grafico il fatto che la direzione che prenderà la rottura potrebbe essere determinante sia per il settore che per INTC e diversi titoli tecnologici.
Intanto se vi capita buttate l'occhio a INFY US.
Vi allego il SOX....

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ANALISI INTERMARKET: 16/04/2007

Salve a tutti.

La cosa più importante che deve essere segnalata, secondo me, è la nuova diminuzione di volatilità a cui abbiamo assistito. Questa nuova fase di tranquillità sui mercati, condita da un insieme di dati macro neanche tanto negativi, ha contribuito ad una nuova fase positiva che ha riportato le borse a livelli molto buoni. In più, vedi i casi Abn Amro e Telecom Italia ad esempio, la finanza straordinaria ha contribuito positivamente alla positività delle borse. Nuova esplosione delle quotazioni? Presto per dirlo. Al momento però possiamo stare sereni, anche se la prudenza continua ad essere d'obbligo.

Chi di voi ha un po' di esperienza, sicuramente conosce il famoso detto anglosassone: "Sell in may and go away". Di certo non voglio giustificare un'operatività con un proverbio ma…è meglio sempre guardare con attenzione a ciò che sta succedendo, in quanto il famoso detto potrebbe essere veritiero. Sono un uccellaccio del malaugurio (dei longhisti)? Ma no, ci mancherebbe. Cerco solo di essere oggettivo, e comunque sono proprio io il primo ad essere, in questo momento, fortemente lungo sull'equity, nella attesa che succeda un qualcosa che mi faccia cambiare idea. Ma cosa potrebbe succedere? Beh, la storia ci insegna che tutto può succedere. Mi sembra però di vedere un mercato che è un po' su filo del rasoio, quasi in un precario equilibrio. Basta che si inclini qualcosina e boooom. In un niente salta fuori un effetto domino che colpisce contemporaneamente azioni, bonds, forex e commodities. Intanto diamo una guardatina al mercato intermarket.

VALUTARIO

Oggi voglio cominciare proprio da qui, dalle valute. La protagonista del mercato resta sicuramente, come già detto in passato, l'euro, che si dimostra forte verso tutte le valute. In Europa i tassi non sono ancora al capolinea, avremo nuovi rialzi e quindi la ns. valuta continuerà ad essere ben comprata proprio perché pagherà meglio di altre (o se preferite, meno peggio, se raffrontata al $). In più ci sono dei fattori macro che vanno a favore della moneta unica, più il deficit USA…. Senza poi dimenticare i dati macro più recenti. Sembra chiaro un rallentamento USA (che per molti è già addirittura scontato) come è chiara un'accelerazione dell'area Euro sia della produttività che dei consumi. Vabbè, ce ne sarebbe da parlarne per ore, ma non voglio tediarvi. E se l'euro è forte contro tutti, c'è però lo Yen che è debole verso tutti. Domanda: ma che succede se lo Yen è debole verso Dollaro, quando il Dollaro è debole verso l'Euro? Succede un bell'effetto leva. Difatti oggi il cross EurJpy è pari a 161.95 (in questo momento). Alla faccia del carry trade, quindi, che continua la sua strada alla grande, contribuendo a fare indebolire a dismisura lo Yen. Confermo quanto detto in passato. Dal punto di vista valutario mantenere sempre l'Euro a scapito delle altre valute, soprattutto il $ che, a seguito della rottura di quota 1.336 vs Eur, manterrà ancora una certa debolezza. E sullo Yen? Difficile fare previsioni. Se dovessimo stare alla metodologia di DeMark, vi dovrei dire di chiudere i finanziamenti in quanto proprio le prossime sedute dovrebbero registrare i minimi assoluti. Però i fattori sono talmente tanti che non è possibile sintetizzarli così, in un amen. Vedremo col tempo. Intanto però un pensierino alla teoria DeMarkiana io ce lo farei. Il Sell Countdown è arrivato al 12° movimento e quindi il prossimo, il 13°, dovrebbe sancire un bel livello di minimo. Vedremo se la "magia" del Sequential di DeMark continua ad essere valida. Io preferisco basarmi su altre cose, anche se prendo in seria considerazione questa teoria, visto soprattutto il track record di successi visti in passato.

OBBLIGAZIONARIO

Parlando sempre di area Euro, ribadisco anche qui quanto detto in passato. Tassi in rialzo, stiamo corti di duration. Inoltre la bassa volatilità non porta denaro ai bonds (come invece accadrebbe in caso di fly-to-quality). Nulla di nuovo da segnalare.

EQUITY

Iniziamo la zona calda. L'azionario, croce e delizia di un po' tutti noi. Andiamo con ordine. Partiamo dallo S&P 500. Riprende il suo mini trend rialzista, con chiaro target il max precedente posto a 1460. Direi che non si discute. Fino a quando la Trend line rialzista di breve periodo tiene, non ci sono problemi. Però attenzione, iniziamo ad essere tiratini, da monitorare giorno dopo giorno. In più guardiamo anche il nostrano SPMib. Perbacco…ma siamo ai max precedenti (43000 pti)! Per carità, il ns. indice conta come il 2 da picche in un panorama internazionale dove la fanno da padrone gli indici USA più quello giapponese, europeo e tedesco. Al momento quindi long ma con le orecchie ben tese e gli occhi ben aperti. Sulle singole società vi rimando ai post precedenti. Oggi aggiungerei solo un interessantissima FondiariaSai e tra le big (senza spaccarsi l'osso del collo) occhio ad un eventuale superamento di 17 € da parte di Mediobanca.

COMMODITIES

Riprendo quanto già scritto in passato. Ormai la fase speculativa è passata, ricominciamo gli approvvigionamenti. Super protagonista è stato il più volte citato rame, a ruota petrolio, oro & Co.

L'Asia contribuisce in modo fondamentale alla tenuta dei corsi e, anzi, ad un loro aumento. Rimane positività sul settore, con petrolio sempre ben intonato. L'oro raggiunge il target prefissato, aiutato senza dubbio dal $ debole (alla faccia di chi non crede nelle relazioni intermarket…ma signori, è tutto così evidente…) e ora tenta l'allungo a 700 $/oz. Non vedo motivi per chiudere eventuali long, almeno per il momento.

CONCLUSIONI: sempre long sull'equity, anche se vedo la situazione sempre più tirata. Siate selettivi e ben consci dell'operatività da attuare. Questi mercati sono ideali per …trovarsi col fatidico cerino in mano. Poi se vorrete ci sentiamo tramite l'email o i Vs. commenti. Spero di essere stato utile per elucubrare un qualcosa di buono…A presto.

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venerdì, aprile 13, 2007

Rapido flash sulla Borsa Italiana

Oggi sono di corsa, ma cerco di mandare un flash su alcune situazioni interessanti. La prima riguarda quella bestia della Beghelli di cui ho parlato tempo fa (con altre quotazioni). La situazione mi sembra in mano ai trader che se la stanno spacioccando in modo un po' anomalo. Inizio a sentire puza di bruciato. Non sarà mica giunta l'ora di chiudere, ringraziare e salutare tutti? Penso che L'amico Zener sia d'accordo con me. Invece un occhio di riguardo merita BasicNet, direi che l'azienda è migliorata non poco ma i numeri ancora non le danno ragione. Per carità, non possiamo considerarla una perla però magari è meglio seguirla un po'. La cosa che mi incuriosisce è la sitauzione tecnica del titolo. Area 1.41 € è secondo me fondamentale per poter garantire una continuazione dell'up trend. solo che tutte le vote in cui tenta di fuggire via...zac! con violenza e rapidità rientra sotto tale livello. Detto questo, fin quando non c'è un bel close sopra 1.41 € lascio perdere, ma sopra a questa resistenza potrebbe diventare molto interessante. Telecom-Pirelli-Camfin : ...e la telenovela continua! Dai giornali si legge che le trattavive con gli americani da parte di Intesa SanPaolo sembrano installo per problemi di governance, mentre saltano fuori le alternative. Ed ecco il nome di Telefonica (più che previsto), France Telecom, Deutsche Telekom più addirittura un pool di industriali nostrani quali Del Vecchio, Colaninno (toh, chi si rivede...) e Confalonieri. Chiaramente qui parliamo sempre di soldi che andranno nelle tasche dei Tronchetti Provera e non dei piccoli azionisti, in quanto non sarà lanciata nessuna OPA. Diventa secondo me fondamentale, a questo punto, che si trovi un accordo buono per Olimpia (magari un prezzo sui 3 €) e soprattutto un alleanza/partnership con un grosso operatore che potrebbe creare valore per il piccolo azionista. Per chidere il cerchio, resta quella società dimenticata da tutti ma che rischia seriamente di cambaire padrone. Telecom Italia Media rischia la cessione. E se l'offertà è buona, Telecom Italia non avrà nessun problema a cederla a terzi. Potenziali acquirenti? Molte voci ma su tutte sembra dominare il rumor su Cairo. Vedremo...
 


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giovedì, aprile 12, 2007

Confusione sui mercati. Ora il FOMC potrebbe addirittura alzare i tassi

Proprio ieri scrivevo della possibilità di un rialzo a sorprese della BCE nella giornata di oggi. Ma nella serata di ieri arriva una tegola. Non si esclude un nuovo rialzo dei tassi negli USA. La causa? Un brutto male che colpisce le economie, ovvero l'inflazione. Ed è partita così una correzione sui listini di tutto il mondo.

Fase di crisi economica in arrivo? Ma neanche per sogno. E a dirlo è il Fondo Monetario, secondo il quale siamo in un boom simile a quello vissuto negli anni 60, con un Europa protagonista, proprio a scapito del big USA, con gli Emergenti padroni della scena.

Nel frattempo, però, brutte news anche sull'immobiliare europeo. I dati pubblicati ieri non sono positivi e quindi anche per l'immobiliare il rallentamento è diventato realtà. I dati sono riferiti agli appalti pubblici del Nord Est. Siamo a ben -48% di controvalore dei bandi e -46% come quantità. E' un'enormità!

Per farla bere, mi sembra che ci sia un po' di confusione… Vediamo oggi che dice la BCE, tanto per cominciare.

Un'ultima curiosità: su un quotidiano oggi è uscito un articolo sull'oro veramente aggressivo nei target. 1000 $/oz  nei prossimi anni con target di lungo periodo che arrivano anche a 5.000 $/oz, il tutto per una serie di motivi diversi, quali approvvigionamenti di Istituti centrali, bene rifugio, ecc. Fantafinanza? Probabilmente sì, mi sembra che la "febbre gialla"  stia iniziando a salire, e quando aumenta la temperatura, si sfarfalla anche un po'… Ma in fondo questo è anche il bello dei mercati.



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Web 2.0 la rivoluzione

Alcuni giorni fa ho ricevuto questa email dall'amico Luca, un affezionato blogger che, come il sottoscritto, è un appassionato dei mercati finanziari. Riporto l'email qui sotto con a seguito un mio commento.

Cari amici bloggers vi scrivo,il nostro successo nasce dal nostro essere: liberi e indipendenti. liberi di poter scrivere ciò che ci pare,liberi dunque di poter "parlare anche male" di un titolo perchè non siamo con esso impelagati comele banche, le sim ecc.. i casi parmalat, giacomelli, bond argentini, cirio e via discorrendo hanno insegnato ai risparmiatori a diffidare di chi in palese conflitto di interessi consiglia questo o quell'investimento. gli atti della magistratura danno ragione a chi "sente puzza" e del resto non potrebbe essere altrimenti. le migliaia di
denunce raccolte dall'adusbef ne sono ulteriore controprova. sappiano quanti istituti finanziari abbiano patteggiato in questi casi con il compiacente silenzio dei media nazionali i quali giocoforza da questo sistema creditizio dipendono fortemente sia in termini di partecipazioni sia in termini di pubblicità.
molte persone stanno capendo che qualcosa non và, che l'informazione è spesso distorta e si "rifugiano"nei nostri siti dove certamente riscontreranno errori ma altrettanto certamente mai malafede. addirittura negli ultimi mesi abbiamo assistito a diverse condanne, cito geronzi, colaninno, marcegaglia,gronchi, fabrizi, sacchetti, paccioni, petroni, accorinti, morbile, bianconi, bertelli e questi solo per il crak italcase-bagaglino. tutti hanno beneficiato dell'indulto votato da tutto il parlamento e tutti hanno beneficiato del silenzio editoriale/mediatico che ha coperto la vicenda. qualche blog ha parlato, qualcuno ha raccontato episodi come questo, o come l'insider trading riconosciuto nei fonfronti dei vertici fiat ed anche a quel franzo grande stevens consigliere in rcs perchè il cerchio si chiude sempre. abbiamo saputo che i nostri parlamentari sono dei drogati (grazie alle iene) ma il servizio è stato censurato come le foto di un portavoce del governo che và a trans-tour, come le orgie di sesso e coca di dis-onorevoli vari e chissà quante altre cose ancora.non mi interessa fare un discorso politico pro questo o pro quello semplicemente constato ogni giorno che il marcio c'è ma non viene a galla. la gente è stufa, in generale probabilmente anche finanziariamente nonm se la passa così bene e dunque forse a "fin di bene" gli viene negato l'accesso alle notizie troppo scabrose come quelle di cui sopra o come che ad esempio dopo due anni e mezzo di carica un parlamentare ha diritto ad una dorata pensione... o sugli stipendi faraonici degli stessi... .(…..)… la gente vuole sapere che cosa sta succedendo al Paese Italia, chi lo controlla davvero, come e perchè . che ne sarà delle pensioni; che ne è del futuro dei giovani; chi tutela la nostra giustizia, la nostra salute la nostra educazione e formazione di uomini coscienziosi. cosa sta succedendo al Pianeta terra, al clima,
all'acqua che beviamo al cibo che mangiamo (ogm?). perchè e cosa accade nel mondo, in Afganistan, in Iraq, in Palestina, in Israele, in Cina, in India e così via. perchè queste guerre, questa violenza, questa fame di cibo nel terzo mondo e di giustizia tra i nostri amici?
vi invito perciò tutti quanti a dedicare almeno saltuariamente un piccolo spazio al racconto della verità, di ciò che non ci viene detto; provare a rispondere a certe scomode domande e provare a questionarne altre. provare a creare una contro-informazione fai-da-te, senza pretese di chissà quale portata se non quella di applicare anche a tematiche sociali la stessa capacità critica e superpartes destinata oggi eslusivamente al ragionamento sui mercati finanziari. in questi mesi, anni, avete/abbiamo raccolto consensi, suscitato curiosità ed interesse con tanto di riconoscimenti prestigiosi (cito ad esempio tgfin, wall-street-italia, trend-online, panorama economy). a questo punto a mio avviso c'è la possibilità, che per il Paese è una necessità, di allargare il nostro raggio di azione. creare o meglio alimentare un movimento di opinione
contribuire all'arricchimento non solo finanziario ma culturale e umanistico in genere del naviganti penso possa essere una nuova importante sfida da lanciare nei confronti di questo sistema autoreferenziale, acritico e permettetemi asettico che tanto sembra assomigliare allo scenario dittatoriale prefigurato da george orwell.
grazie dell'attenzione,

L'amico Luca ha centrato in pieno un elemento che è poi la chiave dei sistema dei bloggers, ovvero la libertà di informazione. Sui blog (parliamo di quelli seri, anche in questo ambito ci sono delle indecenze paurose) spesso e volentieri si trova la verità senza filtri. Spesso si dicono le cose come sono veramente. E a questo proposito vorrei fare un accenno ad una cosa, anzi ad una sigla che è secondo me rivoluzionaria:web 2.0
Con questo codice si indica la vera rivoluzione dell'informazione e di internet. Prima il web era un qualcosa che rifletteva già fonti di informazione o canali tradizionali. Ora il web è cambiato. Il web siamo noi. Fateci caso. Il fenomeno dei blog è di tipo planetario, sono in assoluto l'elemento più rivoluzionario della storia del web, assieme a fenomeni come Google, Ebay e YouTube. Queste 3 società non sono citate a caso, e se ci pensate un attimo, sia su Google, ma ancor più su Ebay e YouTube il protagonista, l'attore, l'editore, il venditore è l privato cittadino e non il professionista che cerca di raggiungere il cliente ( il classico B-to-B o B-to-C).
La verità quindi è che il web siamo diventati noi. Cosa manca? Forse un codice di autoregolamentazione, per evitare degli eccessi che, come in tutte le cose, possono saltare fuori. La cosa certa è che mai dovrà essere vincolata ad nessuno la libertà di informazione.
Altrimenti non si parlerà più di web 2.0 ma di regime…Ovviamente questo è il parere personale di una persona che non è di certo un luminario di internet ma che sta vivendo sulla propria pelle una rivoluzione che ha cambiato, cambia giorno dopo giorno e cambierà in futuro, la vita di tutti noi….

mercoledì, aprile 11, 2007

VALUTARIO: e se la BCE ci fa la sorpresina?


Alcuni lettori del blog mi hanno scritto preoccupati della nuova tremenda debolezza dello Yen, chiedendomi sia le cause che un'eventuale operatività.

Ribadisco quanto detto nei giorni passati. E' tornato il sereno sull'equity, il che ha comportato una nuova ondata di carry trade con protagonista (in negativo)lo yen. Però attenzione: il cross che fa testo non è tanto quello Eur/Jpy, ma il cross Usd/Jpy. Se andiamo a vedere quest'ultimo ci rendiamo conto però che l'indebolimento dello Yen vs. $ non è poi così accentuato. Ma allora che sta succedendo? Semplice, il problema non è solo lo Yen debole, bensì è soprattutto l'Euro forte contro tutte le valute in particolare contro $. Basta guardare il cross Eur/U$d. Oggi siamo a 1.3425, ben al di sopra della linea di alert posta a 1.336 di cui ho spesso parlato in passato. Ne deriva una debolezza notevole per il dollaro, il quale è soprattutto condizionato dalla politica monetaria. Pensateci un attimo. Dal punto di vista valutario andiamo verso ad un taglio dei tassi in U$A e un aumento dei tassi in area Euro. Aumenta quindi il differenziale di rendimento tra queste due valute. E negli ultimi mesi si è visto che il vero pilota delle valute è proprio la politica monetaria (caso carry trade a parte…). Attenzione però: giovedì riunione BCE sui tassi… E se la BCE ci fa la sorpresina e aumenta anzitempo di 0.25 i tassi? Allora ci dovremo preparare ad un'ulteriore debolezza del $. E ahimè per lo yen la debolezza potrebbe non essere ancora finita. Sarà comunque fondamentale il discorso di Trichet, qualsiasi sia la mossa sui tassi da lui attuata.


martedì, aprile 10, 2007

Tenaris: scatta il long

Avrei già dovuto muovermi prima ma il denaro era impegnato nell'affaire Telecom che oggi preferisco chiudere (anche se non totalmente, ma quasi...tanto per averci un piede nella scarpa). In sostituzione a TIT parte il buy su Tenatis (TEN), in quanto si notano oggi buoni volumi in acquisto. la rottura della MM 55 e della trendline ribassista che fungeva da resistenza. Ovviamente la chiave è la tenuta della trendline gialla....

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ANALISI INTERMARKET: 10/04/2007

Buongiorno a tutti e bentornati! Spero che tutti abbiate passato una Buona Pasqua. Purtroppo per me è stata una Pasqua non molto positiva (causa lutti in famiglia) ma sono cose che possono succedere. Vabbè, non voglio tediarvi sulle mie faccende personali, andrei subito al dunque, visto che oggi il tempo che ho a disposizione è veramente limitato.

Inizierei subito con l'analisi del cross Euro vs. Yen. Il carry trade torna imperterrito a dominare sul mercato. I timori di un inasprimento della situazione tra Ira e UK sono scemati e rapidamente è tornata la tranquillità sulle borse. Torna a scendere la volatilità e lo yen torna ad essere bersagliato dagli indebitamenti che lo catapultano sui minimi non tanto vs. $ ma soprattutto vs, €. Di riflesso le borse continuano ad essere toniche.

Lo S&P500 si dirige ormai verso i massimi precedenti posti a 1460, aiutati proprio dalla situazione sopra descritta (ci si indebita in yen e si acquistano assets più volatili ma più redditizi come appunto l'equity.) Nel frattempo i bonds USA si confermano abbastanza deboli, mentre quelli €uro si confermano molto deboli! Tremendo il grafico del future sul Bund. Il supporto chiave posto a 114.55 è stato letteralmente polverizzato al ribasso, aprendo nuovi scenari ribassisti. Come sempre continuo a vedere i bonds abbastanza maluccio e continuo a preferire duration brevi.

In ambito materie prime, il petrolio, grazie anche al miglioramento della situazione nel Golfo Persico, ha iniziato un po' di correzione. Il brent a questo punto lo vedrei bene con un pull back in area 65 $. Mantengo comunque uno scenario rialzista per l'oro nero. Invece l'oro giallo continua a comportarsi bene. E, complice un $ sempre più debole, continuerà a comportarsi bene. Ne approfitto per rispondere ad un quesito dell'amico "giomf". Scenario sempre rialzista per l'oro. Target di breve posto a 700 $/oz, Trend rialzista ben delineato. Direi che lo vedo bello tranquillo in costante crescita. Manterrei il long senza grossi patemi d'animo. Target di medio lungo posto a 730 $/oz. Agganciato all'oro quindi ci mettiamo il $ che continua ad essere correttamente correlato in modo inverso con l'oro. E il fatto che il $ ha rotto le resistenze statiche poste a 1.336 darà spazio a nuova debolezza per la valuta americana. Un ultimo flash sul RAME. Settimane fa ne avevo parlato diverse volte. PURTROPPO ciò che si temeva è accaduto. Forti ricoperture sul metallo e prezzo che è tornato a volare. Peccato non aver sfruttato appieno il movimento di rimbalzo. So che sembrerà ridicolo, però il fatto di aver "intravisto" in anticipo il movimento mi dà più soddisfazione che poi sfruttarlo "come Dio comanda"…Misteri della vita… Rimbalza anche lo zucchero che torna sui 10 $. Per motivi di tempo non ho inserito i grafici. Se avete bisogno di qualcosa in particolare, contattatemi via email…

Saluti a tutti e buon trading!

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Ancora Tecom Italia:fine della prima puntata della telenovela?

La telenovela telefonica targata Telecom potrebbe essere arrivata al capolinea, in quanto oggi è l'ultimi giorno utile (come già detto precedentemente) per acquistare azioni in vista dell'assemblea del 16 aprile. Quindi si vedrà chi ha più del 2%. Magari ci sarà qualche nome nuovo. Di certo avremo delle vecchie conoscenze. Nell'ordine direi che possiamo tranquillamente aspettarci la solita vecchia Mediobanca, Intesa Sanpaolo, più magari qualche gruppo telefonico straniero. Di certo quel che si teme in casa Telecom è la possibilità dello "spezzatino" visto che American Moviles ha chiaramente detto che TIM Brasil è ciò che a loro più interessa. Attenzione però. Potrebbe succedere qualcosa. Ma siamo sicuri che un gruppo come Telefonica sia poi tanto felice di trovarsi in Brasile un elemento come
American Moviles e rinunciare ad un'occasione (più o meno …) d'oro per potersi espandere sul mercato brasiliano, avviare delle sinergie industriali in Europa e incominciare una partnership di lungo periodo con la ns. compagnia di bandiera? Tutto è possibile. Certo è che chi è azionista Telecom dovrebbe cominciare seriamente a pensare se continuare a tenere ancora l'azione o darla via, visto che da domani (teoricamente) gli acquisti potrebbero scemare…
PS: grazie Settevoci...

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giovedì, aprile 05, 2007

Telecom Italia: speculazione in esaurimento?

Ormai da giorni, la regina del mercato è senza dubbio Telecom Italia. La volontà di Tronchetti Provera di vendere una quota di Olimpia ha buttato benzina sul fuoco telefonico che era ormai spento da tempo. Dai giornali penso che tutti avrete letto lo stato delle cose. Ma la domanda che si fanno tutti è questa: fino a dove potrà spingersi Telecom, visto che le fantomatiche cifre che girano sulla stampa andranno nelle tasche solo di Tronchetti Provera? Beh, rimane difficile prevedere il prezzo che potrà raggiungere. Di certo, il fatto che alcuni soggetti (pera un gruppo di banche) stiano cercando di accumulare titoli per creare un "nocciolo duro" che sia alternativo ad Olimpia, è positivo per il breve periodo in quanto riversa sul mercato un bel gruzzolo di denaro da riversare su Telecom. Il quotidiano "La Repubblica" scrive stamani che proprio questo polo alternativo avrebbe già raggiunto il 6% del capitale di Telecom Italia. A questo punto bisogna fare 2 conti: e se queste banche (Intesa Sanpaolo, MPS e Capitalia) sommassero le loro azioni a quelle di Mediobanca, Generali e Hopa di Gnutti si arriverebbe al 16%. Di conseguenza il polo alternativo sarebbe bello che fatto. Indi per cui, per il breve potremmo aspettarci un consolidamento. E quindi fine della storia? Non proprio. Il polo alternativo non può governare così e allora andrà sicuramente a caccia di un partner industriale. Ed ecco che entrerebbero in gioco società come DT, Telefonica, FT o addirittura BT. E quindi un altro bel gruzzolo di denaro che si riversa su Telecom. Ma nel frattempo…potrebbe succedere di tutto.



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mercoledì, aprile 04, 2007

Ism non manifatturiero (servizi) "mover" per le borse

Occhio al dato dell'ISM non manifatturiero che verrà dato stasera. E' previsto a 55. Ovviamente iun dato migliore/peggiore delle attese sarà un mover per il trend di breve. Attenzione però. Interessante la situazione che si è venuta a creare sugli indici USA: lo S&P è arrivato a livelli del massimo relativo precedente, ovvero a 1437. Se dovessimo assistere ad un superamento di tale quota, allora torna il toro (il famoso toro pasquale...di cui non ho mai sentito parlare...comunque...) e targeta a 1460. Discorso identico per il Nasdy il quale, alla rottura di quota 2460 andrebbe verso 2630. Che dire, è una situazione ben augurante, ma deve essere confermata dalle rotture sopra descritte. E quindi, occhio all'ISM non manifatturiero...
 


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Anticipiamo i tempi...

Sarebbe bello ogni qual volta ci trovassimo davanti ad un esplosione di un titolo o di un particolare asset, poter aver la macchina del tempo, portarci indietro di qualche giorno/ora e...via! Vendere titoli, bond, porcate varie, magari anche la casa e acquistare una vagonata di quel particolare asset e godersi poi un rimbalzo almeno a 3 zeri (per esempio ciò che sarebbe successo se avessimo magari comprato delle opzioni call su Telecom venerdì scorso...). Ma la vita funziona diversamente, per fortuna. Anche perchè se fosse possibile fare così non ci sarebbe mercato. Su una cosa però possiamo giocare d'anticipo, sicuri di non sbagliare. E questa cosa è...fare gli auguri.
Volevo quindi solo fare gli auguri di una serena, felice e gioiosa S. Pasqua a tutti i gentili lettori del blog. Mi raccomando, ricaricatevi per benino le pile. Non so perchè ma mi sa che ne vedremo delle belle nei prossimi mesi...
A presto!


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martedì, aprile 03, 2007

Beghelli: un'esplosione che lascia qualche dubbio

Alcuni giorni fa avevo scritto sul blog di un titolo che stava uscendo dal limbo: BEGHELLI. Ad incuriosirmi erano alcuni ratio di bilancio. Ma non mi voglio ripetere, guardate qualche post fa. Secondo me, da un'analisi grafica e tenendo conto di un paio di elementi raccolti in giro, il titolo era da comprare. Nel frattempo ho avuto modo di confrontarmi con l'amico Zener, il quale, eccellente analista dei bilanci aziendali, consigliava prudenza sul titolo in oggetto in quanto c'era un qualcosa che non quadrava. Poi che è successo? Il prezzo è salito da 0.85 a…1.245 €! Mi sorge un dubbio. E sappiate bene, il dubbio non è Zener, le cui qualità sono assolutamente documentate. Il mercato nelle fasi di esaurimento di trend premia soprattutto small cap e operazioni speculative molto dubbie e pericolose. E tra queste ci potrebbe stare proprio Beghelli. Per farla breve, è possibile che nell'arco di una settimana Beghelli abbia fatto +50%, solo per un modesto ritorno all'utile, tra l'altro previsto? Non sarò mica un'anticipazione dell'esaurimento di trend, quasi come se fosse un "Canto del cigno"? Boh, io non voglio fare la cassandra, però è meglio stare molto vigili e fare attenzione a questi titoli cosi iper-mega-super-performanti. Ovviamente per capirci qualcosa di più , continuerò ad usare grafici, macroeconomia e ovviamente l'intermarket (sennò, che ci sto a fare qui?).

Saluti

 

X giomf:io prendo in considerazione sempre il contratto spot (se mi attacco agli altri contratti che scadono dopo, non finisco mai più!) cercando quindi una linea di continuità. E se ci sono degli sbalzi anomali a causa della prossima scadenza del contratto (come per il WTI nell'ultima scadenza) non prendo in considerazione gli ultimi giorni (in quanto falsati dalle obbligate chiusure).

 

X Valerio: come forse hai letto nell'analisi intermarket di ieri, è presto per parlare di ripartenza. Attendiamo gli eventi. Al momento ci sono tanti fattori che possono condizionare, nel bene e nel male, le borse. Occorre navigare a vista. E se riesco, cercherò di capire quali sono le direzioni che prenderà il mercato nei prossimi periodi.

 

X Anonimo CDS: che dire… ancora una volta sono d'accordo con il tuo ragionamento. Assolutamente d'accordo. Anche qui staremo a vedere. Speriamo in bene!

 

CIAO A TUTTI e grazie!

 



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lunedì, aprile 02, 2007

ANALISI INTERMARKET: 02/04/07

Eccoci al solito momento di analisi intermarket, dove cerchiamo di capire la direzione del mercato analizzando i 4 settori dell'equity, bonds,forex e commodities.

La premessa è d'obbligo, oggi è il Telecom day e quindi il mercato potrebbe risultarne un po' drogato. D'altronde lo sappiamo bene che l'attività di M&A non è assolutamente conclusa e che, anzi, grazie all'abbondante liquidità, continuerà nei prossimi mesi ancora in modo tonico. Basta vedere la situazione italiana dove il private equity sta prendendo piede (ora si parla soprattutto dei DeA Capital). E questo è sicuramente un bene per i mercati azionari. Ma andiamo a vedere i grafici. Un rapido scenario macro l'ho già scritto prima. Chiedo scusa (e quindi do ragione a Settevoci che ringrazio per la puntale segnalazione!) per l'errore dei dati sull'indice ISM, che non sarà dato mercoledì bensì oggi alle 16.

Andiamo avanti.

EQUITY

Sarò rapido in quanto non ci sono segnali interessanti al momento. Il trend è uguale a quello segnalato nell'ultimo aggiornamento. Vi propongo il grafico del solito S&P 500 dove si conferma il minitrend ribassista che sta indirizzando il mercato verso quota 1407 punti, in prossimità della MM 21, mentre la MM55 e la trend line ribassista fungono da resistenze. Anche se sembrerò un po' esagerato, ma la situazione è di facile lettura. I 2 test chiave sono proprio a 1407 e poi alla rottura della MM 55 e della trendline ribassista, dove avremo una direzionalità chiara. Al momento meglio stare prudenti vista la debolezza/lateralità che condiziona il mercato. Un piccolo appunto: occhio alla volatilità. Staziona in area 14 e quindi molto superiore che in passato. Non è un buon segnale.Occhio.

BOND

A conferma della debolezza che potrebbe capitare al mercato, o al possibile ritorno della positività, troviamo il grafico del bund. Guardate. Il supporto posto a 114.55 è veramente fondamentale. Secondo voi cosa succede se il supporto a 1407 dello S&P viene rotto al ribasso? Semplice: fly-to-quality con forte rimbalzo dei bonds. Viceversa c'è il rischio di un nuovo periodo nero per l'obbligazionario. Per l'operatività anche qui predicherei prudenza, in attesa della reazione che avrà il mercato nell'area di test sopra delineata. Se uno invece guardasse il grafico indipendentemente da tutto, non posso negare che un appiattimento del trend ribassista potrebbe significare la volontà di rimbalzare. Che sia un segno premonitore?

FOREX

Anche qui poco da segnalare. Per il cross € vs $ continua la lateralità sulla pericolosa soglia dei 1.336 (vedi li grafico). Ovviamente la rottura di tale quota porterà il $ a nuovi minimi. Intanto il cross vs. Yen è abbastanza tranquillo ma molto probabilmente lo sarà molto meno nel momento in cui ci fossero dei movimenti forti sull'equity per effetto del solito carry trade. Non dimentichiamo infine la reazione che potrebbe avere l'oro in caso di ulteriore indebolimento del $. Mantengo il mio target sul metallo giallo a 700 $/oz. E cosi mi sono agganciato all'ultimo elemento da valutare, alias le commodities…

COMMODITIES

E' la star del momento, protagonista di un violento rimbalzo (anche previsto ma mal sfruttato dal sottoscritto…) che ha portato a dei livelli impensabili fino a 15 giorni fa. Ovviante la situazione è drogata dall'ambiente geopolitica. La crisi iraniana porta con se timori, rischi di approvvigionamento energetico e speculazioni varie. Non entro nel merito di quanto sta accadendo (sia pro conflitto, come il ritiro dei diplomatici UK e l'ingente quantità di forze militari nei pressi del golfo Persico, sia contro come la situazione politica USA che inizia ad averne gli zebedei pieni del guerrafondaio Bush), ma cerco di valutare oggettivamente la situazione. Come ho già detto, c'è la forte possibilità di un raggiungimento di quota 75.36 $ per il Brent. Ma il tutto passerà prima attraverso una correzione da ipercomprato, che ci sarà anche solo per scaricare gli indicatori. Sulla forza del trend del petrolio non si può discutere. Il ritorno a 65 $ sarebbe una bella buy opportunità.

Ecco il grafico

CONCLUSIONI: il mercato sembra in stand by, come se attendesse un qualcosa che potrebbe accadere nei prossimi giorni. Quale momento peggiore per prendere posizione! Si rischia di fare un po' come al casinò, quando si sceglie il Rosso o il Nero. Aspettiamo magari di vedere il croupier se ci può portare bene oppure no…

A presto!




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Telecom: boooom!

Finalmente la sitauzione di Telecom si sblocca. Olimpia tratta con AT&T e Olimpia. E il titolo cambia il suo profilo in termini di appeal speculativo e dovrebbe beneficiarne nel brevissimo perchè l'offerta cash valorizza Telecom Italia ben 2.82 per azione. Dll'altra parte però non si può escludere la possibilità che intervengano rastrellamenti di azioni ordinarie con la finalità di preservare l'italianità di una parte di Telecom. E quindi parte la grande speculazione sul gruppo Telecom. E' difficile sapere cosa potrà accadere ora. Godiamoci lo spettacolo... (ovviamente per i longhisti...). Volumi booom, lasciamola correre.... E ancora di più lasciamo correre Pirelli e Camfin.



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Scenario macro: prospettive ed analisi del mercato

Buongiorno a tutti i e ben ritrovati sulle pagine di questo blog…. Mamma mia, oggi mi sono messo a fare il professionale. Forse sto prendendo un po' troppo sul serio il blog, che è nato soprattutto per aiutare proprio il sottoscritto a fare una serie di ragionamenti (è un po' come pensare e ragionare a voce alta…). Comunque sia, andiamo a vedere come è la situazione.

Scenario generale: la cosa che più influenza il mercato in generale (mi riferisco come sempre non solo all'equity ma all'intermarket in generale) in questo momento è senza dubbio lo scenario geo politico. Le tensioni tra Iran e paesi anglosassoni hanno procurato una forte volatilità ai mercati soprattutto delle commodities, in primis il petrolio che è tornato a livelli "importanti". Bene anche il gas che tenta la strada della ripresa. Ma in linea di massima anche le altre commodities non sono state da meno. Bene anche il rame e alluminio, mentre un po' in difficoltà le soft commodities.

Dagli USA attendiamo, dal punto di vista macro, il dato di mercoledì sull'Ism manifatturiero. Questo dato anticipatore ci darà lo stato di salute dell'economia americana, la quale al momento si è dimostrata tonica e forte, malgrado tutti i problemi legati all'immobiliare ed i rischi di una recessione/inflazione che porterebbe ad uno scenario stagflattivo poco rassicurante per tutto il globo. Al momento però gli amici americani consumano, spendono e continuano a sostenere l'economia. E fin che i consumi vanno alla grande, lo scenario non potrà che essere buono. Non dimentichiamo mai che, rispetto a quanto successo nei precedenti cicli economici, il rischio di un'inversione di tendenza è decisamente meno forte grazie alle "nuove economie asiatiche" (ovviamente in primis Cina e India) che assorbono come delle spugne tutti gli eccessi prodotti dalle vecchie economie. Ed è per questo che difficilmente avremo una vera inversione di tendenza sui mercati, una fase fortemente recessiva ed un deciso rallentamento, in quanto questo scenario sarebbe realistico in un mondo dove ormai la crescita è arrivata alla saturazione. Ma per fortuna, per questo ciclo economico, l'economia ha una valvola di sfogo, o se preferite, come dicevo prima, una "SPUGNA" che è affamata di crescere. Per carità, anche loro hanno i loro bei problemi di surriscaldamento, ma penso di poter dire tranquillamente che se non ci fossero gli asiatici, probabilmente saremmo già qui a parlare di forte rallentamento e di recessione. E anche ISM sarebbe già abbondantemente sotto quota 50, livello di emergenza sotto il quale suonano i campanelli di allarme. Iniziamo a sperare che proprio mercoledì l'ISM si comporti bene e se ne stia in area 52. Per il bene di tutte le economie e di tutti i longhisti. Con questo però non voglio dire che se l'indice ISM sia la chiave di tutto il sistema. E' sicuramente importante, ma non possiamo dimenticare anche il grosso dilemma che tormenta Bernanke e le piazze finanziare in  generale. Inflazione o crescita economica? Il problema sta nella massa di liquidità che ha inondato il mercato. Per fermare l'inflazione occorre alzare i tassi, ma così facendo si frena ulteriormente un'economia che inizia a dare segni di cedimento e che, viceversa, avrebbe bisogno di un taglio dei tassi. Staremo a vedere. Intanto torno a spezzare una lancia sulla borsa giapponese. Continuo a vederla come la migliore occasione d'investimento, sia per una questione industriale che per una questione valutaria.



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