mercoledì, febbraio 28, 2007

Analisi dello scenario

Bene, dopo tanti "ma" e tanti "forse", la famosa correzione sembra aver preso piede. E dico sembra, in quanto potrebbe sono essere un temporalino passeggero e la vera correzione potrebbe avvenire poi più avanti.
Molti si chiederanno cosa diavolo sto dicendo. Semplicemente sto cercando di fare una "personalissima fotografia" della situazione che si sta creando sui mercati finanziari. Andiamo con ordine.
Da tempo stavo dicendo che la correzione sarebbe avvenuta quando meno te lo aspetti e che, soprattutto, avrebbe scatenato una serie di situazioni collegate che avrebbero:
1 - fatto aumentare sensibilmente la volatilità dell'equity (difatti è passata da un 10 a circa 18, scusate se è poco)
2 - creato volatilità sul mercato dei cambi (per via dei carry trades; non dimentichiamo che parte del denaro preso a prestito in yen veniva utilizzato anche per acquistare equity, che si dimostrava fino a quelche giorno fa poco volatile e redditizia)
3 - ci sarebbe stato il ritorno del fly-to-quality, a scapito dei bonds sulla carta più rischiosi, con un allargamento degli spreads di rendimento
4 - un aumento della volatilità delle materie prime con un indice CRB in fase di riacquisto di forza relativa.
Di tutto questo molte cose sono poi successe. La cosa interessante, però, sono stati gli elementi scatenanti di questo scenario ad "effetto domino".
E' stato il carry trade? Nossignore, la BOJ ha fatto capire che i tassi li ha alzati di 0.25% ma non ha intenzione di effettuare ulteriori rialzi. (Il rafforzamento dello yen è stato quindi una conseguenza).
E' stata l'inflazione in aumento. Nemmeno.
E' stata la fiducia dei consumatori? Ma neanche per sogni, mai stata così alta.
E allora è stato il petrolio? No, sta riprendendo quota, ormai stabilmente sopra i 60 $/bar, ma al momento sembra ancora sotto controllo.
Allora è stato il timore di una guerra in arrivo? Bene, ci stiamo avvicinando. L'attacco contro Cheney è stato un bel pretesto.
E' stato il crollo di Shangai? Fuochino, un altro ottimo motivo per giustificare la partenza della correzione. Non dimentichiamo però che il listino cinese veniva da una corsa senza freni e, con la correzione di ieri, la performance da inizio anno è pari al 33% ! Ecco il perché della presa di posizione delle autorità cinesi per placare le speculazioni di borsa.
E poi che cosa è successo? Ieri c'è stato il ritorno di quel Alan Greenspan il quale, in una dichiarazione rilasciata guarda caso ad Hong Kong, diceva che non è esclusa (ripeto, non è esclusa, niente più...) la possibilità di una recessione in USA a causa del settore immobiliare e del rallentamento economico. Non lo esclude per una questione di possibilità matematiche, senza dimenticare che questo possibilità sono al lumicino.
Riassumendo quindi, abbiamo potuto constatare che ci sono un sacco di pretesti e nulla più. Addirittura sembra ci sia nelle ultime ore un tentativo di riavvicinamento tra USA ed Iran. Altra variabile negativa che viene a mancare.
Dopo questo discorso che, spero, non vi abbia annoiato, vorrei passare al dunque. Perché questa correzione non è preoccupante? Il motivo è semplice. Questa correzione non è stata mossa da motivi legati ai fondamentali dell'economia e quindi secondo me non ci sono assolutamente le basi per un'inversione di tendenza. I fondamentali restano buoni (il rallentamento è più che previsto e fisiologico, e metterà le basi ad un nuovo rafforzamento dell'economia), i tassi sono bassi, i prezzi delle materie prime ancora sotto controllo, almeno per il momento. E il carry trade? Qui vedremo cosa può succedere, vista l'esposizione speculativa su questo settore dell'intermarket. Una cosa però resta certa. Le banche centrali hanno iniziato da tempo una campagna di diversificazione delle riserve valutarie. E quindi molti aggiustamenti possono portare a movimenti anomali. Non dovrebbe però essere il caso dello yen, la cui posizione è nota e su cui pende una spada di Damocle che resta tremendamente pericolosa ma, al momento, in posizione di stand by viste le intenzioni della BOJ. Ma se le cose dovessero peggiorare, il carry trade finirà non per cause di politica valutarie ma, all'incontrario, per motivi intrinsechi ai mercati finanziari, ovvero finanziamenti chiusi in contro parte a denaro derivante dal disinvestimento sull'equity, sempre che lo stesso denaro poi non venga investito in bonds. Quindi per farla breve, non escludo che la correzione possa continuare (alimentando anche ottime speculazioni, per chi le saprà cogliere), ma stiamo sereni, in quanto non c'è il rischio di un'altra bolla in fase di esplosione.
Ho messo troppa carne al fuoco, forse. Ma almeno così ho detto tutto ciò che penso.
A presto.

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martedì, febbraio 27, 2007

Flash

...in questa giornata rosso sangue per gli indici, mi sono beccato un bel problema tecnico sul mio PC (non si accende più!). Appena posso mi faccio vivo con un aggiornamento, non prima di giovedì, però.... Attenzione, hanno acceso la miccia e come previsto, aumento volatilità = crollo dei listino. yen in rafforzamento, petrolio forte. Tutto come previsto nelle previsioni pessimistiche. A presto! Ps: rileggetevi i vecchi post....

giovedì, febbraio 22, 2007

Le borse non sono ancora al capolinea: rapida analisi intermarket

Faccio un rapido flash, per segnalare un paio di cose interessante. Allora, da qualche parte si è letto frasi del tipo "Allarme sull'SP MIB, inversione in vista". Questo a causa dei problemi politici nostrani e per un po' di correzione vista ieri. Secondo me è assolutamente fuorviante considerare la borsa italiana "slegata" dall'andamento dei benchmark classici (in primis
S&P 500 e in Europa il Dax). Fino a quando le suddette borse manterranno il trend positivo, come stanno facendo, mettersi short sull'indice o vendere equity potrebbe risultare un pericoloso autogol. Come ho già detto 1.000 volte, occorre aspettare l'inversione di trend (magari accompagnato da un segnale sull'intermarket) e poi...se ne parla. Per ora nulla di nuovo, la giornata di ieri è da considerarsi come un incidente di percorso. Una piccola nota. Gli amanti di DeMark avranno probabilmente visto che sul SP MIB si è chiuso il 13° movimento di countdown del Sequential. Per chi non lo sapesse il Sequential è un metodo creato da DeMark per prevedere" le inversioni di trend. Secondo questo metodo, siamo arrivati alla frutta. Staremo a vedere, ovviamente...
Andiamo a vedere cosa c'è di interessante.
Punto primo. Il segnale descritto giorni fa sul Nikkey era assolutamente corretto. La borsa giapponese sta fuggendo da quel livello di resistenza che ormai non è che un supporto. Per chi deve rientrare un pull back su questo livello sarebbe un'occasione da sfruttare.
Petrolio. Il movimento di ieri ha dato una nuova direzionalità, nuovamente rialzista. E con il petrolio tutti il CRB si muove in questa direzione. Rimbalzano anche il rame (buy sopra 265) e sempre bene l'oro, almeno per ora. Meglio stare lunghi sul CRB in generale.
I bond negli USA si stanno riprendendo. Confermo la strategia di cui ho detto in passato. Attendere la violazione di 115.60 del Bund prima di entrare in acquisto. Preferisco stare lontano da $ e Yen, malgrado la grande sottovalutazione di quest'ultimo. La rottura dei massimi precedenti non è mai una bella cosa.
Ciao a tutti!

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Cavalcare Telecom? No, meglio Camfin

Si parla di un ingresso di Telefonica in Olimpia. Dove andare ad investire per cercare di giocare la partita? Su Telecom? Secondo me c'è di meglio. Io punterei su Camfin. Oggi sul NAV tratta già a sconto in modo esagerato e, nel caso di cessione di una quota di Olimpia agli iberici, i benefici
sarebbero notevoli. In questo caso meglio la holding dell'azienda finale che, in linea di massima, non mi fa impazzire...

mercoledì, febbraio 21, 2007

La BOJ alza ma senza entusiasmo, lo Yen vacilla e le borse pure...

La decisione della BOJ di alzare a a 0.5 % (!) il tasso di riferimento non ha colto di sorpresa il mercato. La cosa importante, come citato in un precedente post, era il discorso fatto dopo dall'istituto, il quale ha detto di ritenere adesso probabile che l'economia nipponica ''continui la sua moderata espansione, con l'instaurazione di un circolo virtuoso di produzione, guadagno e spesa''. In un comunicato, l'istituto sostiene infatti che ''e' stata solo temporanea la debolezza registrata la scorsa estate dai consumi, la cui tendenza complessiva risulta ora in moderato incremento''. Per farla breve non c'è una dura presa di posizione contro lo yen troppo debole (che a loro fa comodo per le esportazioni). Il mercato ha quindi mosso subito contro lo yen facendolo ulteriormente indebolire.
Intanto le borse oggi scricchiolano un po'. Arriva la bufera o è solo un temporale. Presto per dirlo. Staremo a vedere...

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martedì, febbraio 20, 2007

ANALISI INTERMARKET: 20/02/07

Aggiornamento della situazione intermarket. Approfitto dell’occasione per rispondere ad alcune cose domandatemi dai gentili lettori del blog. Andiamo con ordine.

EQUITY

A volte mi pare di essere noioso. Comunque sia, per l’equity non ci sono sostanziali novità, in particolare per gli indici USA, sempre ben indirizzati (al momento) verso nuovi massimi periodali. Monitoriamo quota 1440 la quale, se violata al ribasso, ci darebbe un serio segnale di inversione. Però, fino ad allora, lasciamo correre. Trend eccellente per gli indici europei. Basta buttare l’occhio a Dax e SP Mib per citarne due e rendersi conto della costanza della crescita dei mercati, della disciplina con cui sono saliti e, quindi, dell’importanza del trend delineato (che, ripeto, se violato, potrebbe portare a forte volatilità. E come gia detto in passato, volatilità = ribassi, almeno per questo particolare momento borsistico). Apro però una parentesi per il Nikkey. Guardate il grafico. Sono stati rotti quei massimi che da tempo ci tormentavano. Secondo me, oggi, il Nikkey chiama un bel Buy, anche se sarà interessante sentire la BOJ il giorno 21 febbraio (domani) in merito alle prospettive di politica monetaria (a proposito, il tutto dovrebbe essere comunicato all’alba, ovvero alle nostre 07.00). Non sarà importante se alza di 0.25% ma soprattutto sentire che si vorrà fare nei prossimi mesi. Certo che il mix valuta + equity mi sembra un eccellente cocktail per il medio/lungo periodo…


BOND

Dappertutto si legge di lasciar perdere il mercato obbligazionario, che la curva dei tassi è piatta (ed è verissimo), che non c’è premio al rischio (vero), che conviene stare su scadenze brevi ed evitare il tasso fisso a lunga. La cosa che inizia però ad incuriosirmi è la situazione grafica dei bonds. Mentre le obbligazioni USA hanno già invertito il trend, risulta interessante analizzare il Bund tedesco, ovvero il ns. benchmark europeo. Il downtrend anche qui è stato violato ed ora abbozza una lateralità. Ma attenzione. In caso di rottura di quota 115.58 avremo anche qui l’inversione di trend. Che fare però adesso? Semplice, aspettare e non investire, in quanto non è detto che le obbligazioni continuino a scendere.

VALUTARIO

Il $ ha preso la strada di cui si era parlato già diverse volte, ovvero quella dell’indebolimento vs. €. A dare una mano è stato poi il buon Bernanke che ha lasciato intendere che l’inflazione è più sotto controllo di qualche tempo fa e quindi di rialzare i tassi…non sene parla. Non dimentichiamo che l’elemento più determinante per l’andamento delle valute è proprio la politica monetaria. Ed è anche per questo che è molto importante il discorso della BOJ di domani nell’ambito di un potenziale violento rimbalzo dello Yen vs. € e $ (vedi post precedenti).
Quindi preferire sempre l’euro e..occhio allo yen!


COMMODITIES

Le materie prime, diciamolo pure, ne hanno fatte di cotte e di crude. Purtroppo, per motivi che ho spiegato, avevo chiuso uno short sul petrolio e un long sul rame. Però devo ammettere che se avessi mantenuto…avrei fatto un affarone.
Il settore migliore per le commodities resta sempre quello delle cosiddette “soft”, ovvero mais, frumento ecc. Parlando di quelle più comuni, mi sembra di poter dire che il rame, probabilmente la più importante dopo il petrolio, ha interrotto il suo downtrend e sta tentando un rimbalzo. Sopra i 265 avremo nuovamente un rame in tendenza positiva. E il petrolio? Vi allego il grafico del Brent. Io la chiamerei una bella congestione., quella che stiamo vedendo. Il Brent sta litigando con la MM 21 e 55, la Trend line ribassista e il supporto statico (ben 4 elementi!). Per farla breve, se i prezzi si piazzeranno (almeno per 3 sedute) sopra i suddetti elementi, allora avremo nuovamente un inversione rialzista del petrolio. E il movimento sarebbe coerente con una serie di rialzi che andrebbe anche a colpire le commodities più penalizzate nelle ultime settimane. Un ultimo flash sul COT del petrolio. Nelle ultime settimane anche sul COT è visibile una forte volatilità. E’ un po’ come se il mercato cercasse una direzione. Ma attenzione, quando la direzione sarà presa, allora mettiamoci in riga col mercato. Accidenti… mi dimenticavo dell’oro. Direi che è ottimo, vista anche la debolezza del $, ha rotto il livello 664-676 ed ora è diretto verso quota 730 per il medio periodo! I motivi sono tanti…ma ve li racconto la prossima volta.

Come sempre a disposizione. A presto.
PS: ringrazio tutti quelli che interagiscono con l’autore del blog. Spero di riuscire a darvi una visione possibilmente comprensibile, senza dubbio personale (e discutibilissima !) e indipendente.

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lunedì, febbraio 19, 2007

He's back ! (seconda parte)

Salve a tutti!
Dopo aver girovagato per un po’ di giorni, motivi lavorativi, sono tornato alla base. In questi giorni ho avuto la possibilità di discutere con strategist, gestori vari, e chi più ne ha più ne metta, sui mercati finanziari. Diciamo che grosse novità non se sono venute fuori, nel senso che quanto detto fino ad ora ha trovato conferma con le persone con cui ho parlato.
Ho avuto il piacere soprattutto di confrontarmi con dei gestori fondi che investono in paesi come India (4° PIL al mondo!), Cina (2°), Brasile (9), Messico (?) e Est Europa (Russia 10° PIL) e sono stato piacevolmente colpito dall’evoluzione che questi paesi stanno vivendo, sia dal punto di vista economico (in particolar modo a livello di produttività e consumi interni e per questo aspetto l’India è veramente una grossa garanzia per il futuro) e sia dal punto di vista immobiliare (Asia ancora eccellente per il property). Ho poi parlato con dei gestori “disperati” del mercato obbligazionario (non sanno cosa fare per generare alpha…), i quali si stanno subendo un mercato con una curva piatta a mo di sogliola. Successivamente ho incontarto dei gestori di fondi Total Return i quali mi hanno voluto far credere che loro sono la panacea per tutti i mali. Io a questi ultimi non credo poi tanto, ora che Berta fila sono tutti bravi (e questi qui ad essere sincero sono bravi veramente…) ma del doman non v’è certezza. La loro esposizione sull’equity è ancora molto pesante,e se arriva una correzione con la C maiuscola, ce la faranno a fuggire a gambe levate in tempo? Dubito…
Per farla breve, ho capito chiaramente che il mercato è per tutti di difficile lettura. La correzione è prevista da tutti, però nessuno (giustamente) si espone su come, dove, quando avverrà e quanto sarà profonda. E quindi, andiamo avanti con la nostra metodologia, che almeno sappiamo che funziona (per il momento…) e che ci dà una buona possibilità di lettura della situazione.

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IMMSI: anomalia del mercato

Già tempo fa avevo parlato di IMMSI e voglio tornare sull’argomento, vista la situazione che si è creata. Come forse alcuni di voi sanno, IMMSI, holding che fa capo al finanziere bresciano Colaninno, possiede il 55.8 % della Piaggio SpA. La cosa curiosa però è che sul mercato IMMSI non vale nemmeno la quota della Piaggio posseduta. Molti diranno che la cosa è normale in quanto, essendo holding, dovrebbe trattare a sconto. Però ci dimentichiamo chi è Roberto Colaninno, ovvero la persona che nella vita ha sempre comprato e rivenduto, comprato e rivenduto. Quindi, perché non dovrebbe rivendere la Piaggio, una volta completato il piano di rilancio? Il che significa quindi che IMMSI…mettiamola così per non esporsi troppo…è decisamente interessante. Ovviamente la partecipazione sottostante, la PIAGGIO, è di ottima qualità. E sempre a far parte di IMMSI troviamo una quota di Capitalia (una delle poche zitelle tra le big banks), un po’ di Rodriguez e altri immobili. Insomma, il tempo darà ragione a chi crede nel valore di IMMSI

Carry trade: siamo agli sgoccioli?

Come ho già scritto in un precedente post, la situazione che si è venuta a creare sul mercato valutario contro lo Yen è quantomeno curiosa e pericolosa. A causa del forte differenziale di tasso, la speculazione ha preso il sopravvento e molti operatori (soprattutto hedge funds) si sono indebitati in yen (contribuendo a far scendere la valuta) investendo in currencies più redditizie (vedi Euro e $), oppure investendo in equity o altri assets. Tutto questo ha creato una situazione che possiamo definire insostenibile. Posso dire con relativa certezza (in quanto nulla è impossibile in finanza) che prima o poi le cose dovranno rimettersi in quadro e quindi assisteremo ad un violento rimbalzo dello yen. Ma quando? Beh, diciamo che il mercato sta aspettando con ansia il 21 febbraio, giorno in cui il governatore della BOJ dirà che vuol fare della valuta giapponese a livello di politica valutaria. L’economia sembra ben indirizzata ad una ripresa, il Nikkey graficamente ha rotto in modo chiaro i massimi precedenti dando un segnale di acquisto (uno dei motivi per cui la borsa giapponese è tra le più interessanti in questo periodo), e quindi il giorno del giudizio si sta avvicinando. Immaginate la violenza del movimento se la BOJ alza i tassi sottintendendo tra le righe che alzerà nuovamente in futuro. Sarebbe una chiusura di posizioni che porterebbe rapidamente lo yen a quote da tempo abbandonate. Resta solo una cosa da dire, ovvero che forse, oggi, la valuta che più conviene per indebitarsi è l’euro, non perché non credo che il $ possa indebolirsi nel breve (cosa che invece temo) ma perché sulle valute è tutto troppo pericoloso e relativo, anche a causa del carry trade. Un' ultima nota. Quali effetti avrà sul mercato azionario un eventuale tempesta dello Yen? E' molto difficile dirlo. Secondo molti, l'effetto sarà non preoccupante. In passato mi ricordo invece di situazioni che hanno creato anche panico. Io non ho certamente la presunzione per dire cosa accadrà, ma faccio solo una provocazione. Tutti si aspettano una correzione dell'equity. E questa potrebbe essere una ottima scusa. Non dico altro.

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He's back!

Salve a tutti! Sono tornato dai miei viaggi lavorativi. Più tardi vi racconterò... Intanto vedo che El.En ha poi effettivamente fatto ciò che speravo! Bene, peccato non averci messo sopra 100.000 euri. Comunque sia, i 35 € dovrebbero essere a portata di mano... Interessante la rottura del trading range laterale di Telecom Italia vista stamattina. A dopo !

mercoledì, febbraio 14, 2007

EL.EN

...se vi capita, buttate l'occhio su una società che si chiama EL.EN.
Produce, disegna e commercializza laser da utilizzare per le cose più
varie, dall'uso
medico fino a quello industriale. Eccellente la valutazione dei multipli:
5.63 il P/E, il valore è pari alle vendite, ottima la cassa in azienda,
debiti bassissimi, ROE pari al 40.49 %, ROA al 19 %, ROC al 27.87 %.
Graficamente parlando c'è stao un violento incremento dei volumi, con la
rottura di quota 29.4.
Secondo me è da tenere in seria considerazione (e con questo non raccomando
l'acquisto, ci mancherebbe...)

Chiusura posizioni per motivi di lavoro

...solo per la cronaca, siccome per i prossimi 3 giorni (quindi fino alla
settimana prossima...) sono in giro per l'Italia per motivi di lavoro, non
posso seguire molto il mercato. Come detto in passato, avevo delle
posizioni aperte su alcune commodity e siccome ci troviamo in un punto
topico, ovvero dove potrebbe anche starci una reazione forte al'insù o
all'ingiù, preferisco chiudere tutto per evitare casini e riesaminare tutto
al mio ritorno, con più calma. Ho chiuso ieri lo short sul petrolio e il
long sul rame. L'utile è stato magrino (è comunque tanto che non ci abbia
perso, visto il rischo che mi ero preso facendo due operazioni opposte
nello stesso settore di mercato!), però il mercato offrirà altre occasioni.
A presto !

martedì, febbraio 13, 2007

Tsunami in arrivo sul mercato valutario?

il recente G7 aveva, tra i tanti argomenti al centro del dibattito, anche la grana dello Yen. La definisco grana in quanto su questa valuta sta avvenendo una delle più notevoli, forti e pericolose (secondo me) speculazioni valutarie. Mi riferisco al "carry trade" sullo yen. Innanzitutto... Che cos'è il "carry trade"? Il carry trade su una valuta è un'operazione in cui ci si indebita in divise a basso rendimento (e che quindi costano poco, nella fattispecie lo Yen) e chiudere la posizione acquistando in contropartita una è più valute che diano la possibilità di speculare sul differenziale di tasso. State pur certi che tassi più bassi che in Giappone non è facile trovarli. Inoltre si specula anche sul fatto che se una valuta rende, a livello di tasso nominale, più di un altra, allora si rafforzerà. Per farla breve, lo yen, negli ultimi mesi, è stato bastonato all'inverosimile, ed è stato venduto in modo indiscriminato, creando una vera e propria bolla con rischi che non devono essere sottovalutati.
Innanzitutto... dove vengono investiti gli yen, presi a prestito ? Ovviamente in Euro, Dollari e Sterline. E secondo me anche in equity ( seppur in minor parte), almeno fino a quando la volatilità dei mercati sarà così bassa. Immaginatevi cosa può succedere se questo equilibrio viene rotto. Sarebbe inevitabile un violento rafforzamento dello yen (vengono chiuse le posizioni in gran fretta), con grossa instabilità sul mercato valutario. E state pur certi che questa instabilità si ripercuoterà anche sull'equity. Lo ripeto, il mercato va bene, i trend sono sempre ben impostati, però i rischi iniziano ad essere veramente tanti. Non dico che bisogna vendere tutto e mettersi in liquidità (anche perchè nulla vieta al mercato azionario di salire ancora di un 10% magari, anche se lo vedo difficile) però stiamo molto all'occhio, che la correzione, quando arriverà, potrà essere più violenta di quanto si possa immaginare e la causa potrebbe anche non avere a che fare con la crescita economica, un qualcosa che ti prende di sorpresa, e violento come lo tsunami. Ad esempio (visto ceh si parla di tsunami...), un elemento destabilizzante potrebbe proprio essere lo Yen...

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Eppur si muove...malgrado tutto! Mini focus sull'azionario italiano

Quando sembra che la benzina sia finita, ecco che d'incanto partono nuovi temi speculativi, nuove micce si accendono, nuove storie vengono create (alcune ad hoc?). E comunque tutto contribuisce a buttare sul fuoco nuova benzina e tornare a fare salire le quotazioni. Certo, la fase che stiamo vivendo è quella più speculativa, legata con fattori magari poco realistici, ma tutto fa brodo per far salire le borse. Morale: cavalcare il cavallo (tenendo conto che è un po' imbizzarrito e potrebbe disarcionarci) del rialzo, pronti però a fuggire a gambe levate, in quanto il rischio
correzione è dietro l'angolo. Comunque sia, parte la speculazione su Mediolanum (fusione con Generali? Secondo me una bufala colossale), e buttate un occhio di riguardo anche a
IMMSI (che controlla Piaggio, molto interessante), Immobiliare Lombarda (eccellente movimento grafico con volumi convincenti) e tante software house che probabilmente beneficeranno del lancio di Vista. Il condizionale è d'obbligo, tante cose salgono senza fondato motivo.... e di questo dobbiamo esserne ben coscienti. Ottima anche Sirti. Insomma, il toro sarà anche stanco, però un paio di cornate ce le vuole ancora dare....

lunedì, febbraio 12, 2007

Il CRB rialza la testa

Abbiamo potuto assistere al riscatto delle commodities, nel corso delle ultime sedute. Siamo partiti col petrolio e gas naturale, proseguendo poi con i materiali non ferrosi. Morale della favola, sembra che il trend delle commodities stia invertendo. La violazione della MM55 è sicuramente di buon auspicio, e gli indicatori di trend (MACD, DMI, SAR) già ci danno l’inversione. Il grafico di lungo periodo inoltre ci fa vedere una cosa interessante. Da buon ammiratore di Fibonacci, ho notato che il CRB ha raggiunto l’importante rintracciamento posto a 38.2% per pio rimbalzare. Ritengo questo grafico molto interessante in quanto, se si guarda con attenzione, sui punti chiave (38.2, 50, 61.8) ci sono dei supporti statico fondamentali.
Se rimane sopra i 298, possiamo dire con certezza che il CRB ha rialzato la testa.

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Il modello FED parla chiaro: equity meglio dei bonds

Le borse hanno subito un po' di correzione venerdì, mi riferisco alle borse USA, senza però cambiando lo scenario di fondo. E oggi sui giornali si legge che la correzione è in arrivo, probabilmente a marzo, e sarà del 5-7 %, e sarà rapida e violenta, e sarà un'ottima occasione di acquisto. Bene, se fosse tutto così facile e matematico saremmo tutti ricchi sfondati, invece si sa bene che tutto questo fa parte di un'analisi revisionale che poi deve confrontarsi con una cruda realtà che vivremo giorno dopo giorno, condizionata da una serie di eventi che, oggi magari, non ci immaginiamo nemmeno. Ma non voglio fare il catastrofista, cerchiamo di essere il più possibile realisti e di vedere che cosa potrebbe succedere. Che ci sia la possibilità di una correzione, beh, di queste se ne parla molto spesso. I tempi sembrano maturi, però è assurdo, secondo me, giocare d'anticipo. Conviene seguire, con un po' di pazienza, il mercato giorno per giorno, e fino a quando non arriva l'inversione meglio starsene lunghi. Io mi preoccuperei più su altri aspetti, ovvero sull'entità della correzione, sugli effetti che potrà avere e soprattutto su cosa avverrà dopo. La correzione sarà un toccasana importante, in quando "aggiusterà" alcuni squilibri che sono avvenuti sui mercati recentemente, farà scaricare gli indicatori tecnici, da tempo in ipercomprato, e creerà anche delle interessanti rotazioni settoriali e buone occasioni d'acquisto. Nel momento in cui avverrà la correzione molti temeranno di trovarsi nuovamente di fronte ad un crollo avuto nel 2000. I presupposti questa volta sono molto diversi.
Tanto per cominciare bisogna considerare l'enorme masse di liquidità che c'è a disposizione e che sosterrà l'equity. In secondo luogo abbiamo uno scenario di tassi non proprio allettante, scenario che rende l'equity vincente nei confronti dei bonds. Inoltre abbiamo una gestione della politica monetario (in particolar modo quella USA) molto soft, che permette al mercato di "leggere" bene gli scenari volta per volta, evitando traumatiche brutte sorprese, mantenendo una volatilità sempre molto bassa (siamo di nuovo col VIX a 10 !).
La cartina tornasole di quando si è detto è senza dubbio il modello FED. Ma cosa diavolo è il modello FED? La Federal Riserve, nel luglio 1997, presentò un proprio modello di valutazione del mercato che mise a confronto il rendimento degli utili dell'S&P500 con quello del Treasury decennale. Il modello afferma che l'S&P500 è valutato correttamente nel caso in cui il
rendimento degli utili dell'indice (earnings yield) stimati dal mercato a 12 mesi sia uguale al rendimento attuale del treasury decennale (treasury yield). Nel caso in cui l'earnings yield risultasse più alto, il modello indicherebbe che il mercato azionario è complessivamente sottovalutato. Al contrario se l'earnings yield risultasse più basso del treasury yield il mercato apparirebbe sopravvalutato. In questo modello è importantissimo osservare che la situazione di disequilibrio può essere corretta in uno dei seguenti tre modi, ad esempio in una situazione di sottovalutazione: 1) più alti tassi d'interesse; 2) più bassi utili; 3) più alti prezzi di borsa.
Per una corretta interpretazione dei valori riportati nei grafici si deve considerare il Modello FED come un modello volto a delineare un equilibrio del mercato nel lungo periodo e quindi evidenziare eventuali squilibri del mercato, dove lo zero non esprime rigorosamente il livello di equilibrio finanziario. Numerose verifiche empiriche evidenziano come il modello dia segnali significativi quando assume valori estremi rispetto ad un intervallo di oscillazione intorno alla propria media storica di lungo periodo.
Questo modello oggi è chiaramente a favore dell'equity, sia negli USA e ancor più in Europa, e quindi abbiamo un segnale chiaro come il sole che una correzione sarà da vedersi come un temporale estivo, passeggero e rinfrescante. Il mercato ha delle ottime basi. Fattori geopolitici
permettendo, ovviamente…

venerdì, febbraio 09, 2007

Correlazione inversa tra borse e volatilità

Più volte in passato ho parlato del rapporto inverso che lega i mercati azionari e la volatilità. Si sente spesso parlare del VIX, che misura la volatilità dello S&P 500, a volte anche del VXN che invece misura la volatilità del più “instabile” Nasdaq.
L’unica certezza è che negli ultimi anni il rapporto tra il VIX (oVXN) e le borse è stato inversamente proporzionale. A questo proposito vi allego un grafico che descrive in modo esplicito questa correlazione. E penso di poter dire con una certa certezza che un aumento della volatilità coinciderà con una correzione e tanto sarà maggiore il VIX e tanto la correzione sarà più violenta.

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GENERALI

...rottura rialzista!
Guardate il grafico. Formazione triangolare con rottura accompagnata da generosi volumi.
Ottima per unire un po' di vena speculativa con un titolo molto attaente per i fondamentali e per il settore.

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giovedì, febbraio 08, 2007

ANALISI INTERMARKET: 08/02/2007

Finalmente ho 2 minuti di tempo libero (che sono solo proprio due… ma cercherò di sfruttarli bene). Vado rapidamente a fare il punto della situazione secondo il mio punto di vista. Allora, partiamo da un grafico interessante e da un settore che a parole ho bistrattato abbastanza. Che sia arrivato ad un livello di minimo? Dimenticavo l’imputato, il mercato obbligazionario…

BONDS

Partiamo dal grafico che nostro benchmark europeo, ovvero il Bund tedesco che ha collezionato una serie di minimi in area 114.5, anzi, per essere precisi 3 minimi che in analisi tecnica significano un potenziale triplo minimo, a cui è seguita una rottura della trendline ribassista e della MM21. Sembra proprio che il mercato obbligazionario venga ripreso in considerazione. Per carità, la reazione sul triplo minimo potrebbe anche essere solo di natura tecnica (e quindi darci un segnale che nel breve potrebbe essere smentito) però l’intonazione è quella giusto. Oltre i 116 aumentiamo il sentiment positivo sul settore. Nel frattempo il Bond americano (sia il decennale che il trentennale) si muovono esattamente come quello tedesco, segnale che nella globalizzazione dei mercati il sentiment è di un ritorno sulle obbligazioni, ritenute nuovamente “sexy” (nulla di erotico, per carità, ma in America fa figo dire così…).

EQUITY

Se le obbligazioni tornano “sexy” il segnale per la borsa potrebbe essere contrastante. Che sia l’inizio di un ritorno sulle obbligazioni a scapito delle azioni? Al momento il problema non si pone. Il trend è chiaramente ancora rialzista e fino a quando non inverte (malgrado il rischio correzione, al momento si consiglia ancora il long) è inutile prendere rischi. Ma quando invertirà ci potrebbe anche stare una correzione molto rapida e violenta. Come sempre consiglio di tenere sott’occhio la “febbre” del VIX (che oggi naviga beatamente e serenamente in area non bellicosa, ovvero 10-11). Eccellente il trend dell’SPMIB (guardate il grafico, più chiaro di così!) mentre sullo S&P 500 non ci sono novità. Manteniamo la linea d’allerta a 1440.

VALUTARIO

Il $ sembrava potesse farci lo scherzetto, ma poi l’allarme è rientrato ed ora è tornato nel suo bel trend. Preferisco stare lontano , per il momento dal $. Cambia tutto in caso di violazione di area 1.29, Yen sempre troppo debole. Meglio aspettare.

COMMODITIES

E qui torniamo a vedere qualcosa di interessante. C’è poco da fare, in questo settore c’è volatilità, direzioni chiare, e si riesce a lavorare in un certo modo. Il protagonista è ancora lui il petrolio. Come ho accennato in un commento che potete leggere nel post precedente (se non erro…) il petrolio si trova nell’ideale situazione per tentare un bello short. Sia il WTI che il Brent confermano questo scenario. Qui vi posto, anche per cambiare un po’, il grafico del Brent. Guardate la coincidenza di trend line, media mobile supporto/resistenza, il tutto in area 58 $. Vogliamo parlare del WTI? Allora guardatevi un mio grafico precedente. L’ultima trend line della Fans line di Fibonacci corrisponde esattamente all’attuale trendline del WTI, a cui corrisponde anche la MM 55. Male invece la mia scommessa sul rame. Basso l’appeal sul mercato, in questo momento. Il segnale di rottura è stato negato ed ora sono un po’ in perdita, e se devo essere sincero, tra poco chiudo e cambio scommessa. D’altronde con il petrolio che ci ritroviamo…questo si che è sexy….

CONCLUSIONE:

Rimbalzo dei bonds, io personalmente aprirei dei long in caso di un 1-2-3 low.
Sempre bene l’equity, stiamo lunghi. Occhio al Nikkey, non e la fa proprio a rompere i massimi precedenti (se c’era il triplo minimo per i bonds abbiamo il triplo massimo per il Nikkey).
Via dal $, almeno per il momento.
Non ho parlato dell’oro… Comunque al momento non lo considero nel breve interessante.
Short sul petrolio.

A PRESTO !

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martedì, febbraio 06, 2007

Flash...

Sono sempre di corsa... Appena riesco faccio il punto.
Ma un rapido flash lo posso anche fare adesso.
SP500 sempre tonico, anzi rompe il mio famoso livello di resistenza a 1440. E allora lasciamolo andare!
Petrolio che diventa interessantissimo. Long? Beh...io pensavo ad uno short. Ma per spiegare questo documenterò meglio prossimamente. Bond ancora in down trend anche se...sembra abbiano fatto un bottom. Dollaro sempre in trading range. Diventa buy sotto i 1.29.
Sull'equity ieri ho provato un long su Amplifon. Ci sono tante small cap interessanti. Appena riesco vi racconto.
A presto !

venerdì, febbraio 02, 2007

HeLp....hElP....

...purtroppo sono giorni di vero caos sul lavoro. Non ho potuto
assolutamente seguire le vicende dei mercati, anche se ci sarebbero delle
cose interessanti da dire. Portate pazienza, appena posso mi rimetto
all'opera.... Preferisco operare quando ho un po' di tempo di impostare le
strategie , altrimenti si rischia di fare disastri. tanto, lo si sa, i
mercati prima o poi offrono sempre delle occasioni, soprattutto se si ha un
approccio INTERMARKET (in quanto non c'è solo l'equity ma anche i bonds, le
valute ele commodities...)
Buon week end agli amici lettori!