giovedì, novembre 30, 2006

Generali: breakout rialzista


...sarò rapidissimo. Occhio al breakout di GENERALI ! Rottura di una
resistenza statica molto importante. Buone potenzialità rialziste.

martedì, novembre 28, 2006

Uscito il COT del 21/11/06

Scusatemi ma oggi vado di fretta... Vi segnalo solamente l'uscita dei dati del COT con data 21/11. Analizzando le cifre risulta che:
1) ORO : Forte diminuzione degli short (positivo)
2) PETROLIO: Forte diminuzione dei contratti aperti (lateralità)
3) GAS : Aumento long e diminuzione short (positivo).
Come sempre non bisogna dimenticare che i dati risalgono al 21/11/06. A presto! Per maggiori informazioni andatevi a vedere il sito ufficiale! Buon trading a tutti!

PS: ecco il sito! --> www.cftc.org

lunedì, novembre 27, 2006

Azioni interessanti

Alcuni blog “amici” hanno segnalato nelle scorse giornate alcuni titoli. Io voglio dare anche io il mio contributo e lasciare un mio parere su alcune società che ritengo interessanti.

Premessa: tutto quanto detto in precedenza in merito al “rischio storno” lo confermo ancora ora. Diciamo che vorrei segnalare alcune “storie” che ritengo interessanti sia dal punto di vista grafico che, soprattutto dei fondamentali

RECORDATI
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Metterei da parte per un attimo le dimissioni di Breschi a favore di Soro. Evidenzierei altri episodi. Innanzitutto questo. La famiglia Ricordati si compra 400.000 titoli, proprio dopo la forte discesa dei giorni scorsi. La trimestrale rilasciata qualche giorno fa risulta molto positiva (sul blog dell’amico Zener troverete alcune indicazioni più precise). Inoltre il grafico diventa secondo me interessante,in più questa società sta crescendo bene anche all’estero

IMMSI
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Una domanda. Piaggio è stata super in borsa. Immsi, la holding controllante, non si è mossa. Come mai? Interessantissima la formazione triangolare sul grafico

ALLEANZA
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Si appoggia alle MM. Ottimo l’acquisto in area 9.50

AMPLIFON
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Ottimi i fondamentali x questa piccola società. Io vi lascio il grafico poi se avete bisogno di approfondimenti... battete un colpo!

SALUTI !

Dollaro protagonista

Sicuramente la novità del giorno sta nella rottura del supporto posto a 1.295 del cross €/$. E questa rottura (un pochino sorprendente, visto che il cross sembrava ben “pilotato” da mani esperte…) potrebbe avere degli effetti molto interessanti, nel senso che potrebbe essere un eccellente pretesto per muovere un po’ le cose.
Tanto per cominciare un ulteriore rafforzamento dell’€ non è poi così positivo per la ns. economia. Per coloro che pensano che con un $ debole pagheremo meno le materie prime….beh…io direi di non illudersi troppo. Vedrete che anche qui la “mano invisibile” dell’economia uscirà allo scoperto e magicamente il petrolio aumenterà la sua quotazione in modo direttamente proporzionale.
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Poi il $ debole farà rafforzare ulteriormente un’altra commodity, ovvero l’ORO che quindi conferma il trend di cui ho parlato nei precedenti post. Cosa manca? Il mercato obbligazionario. Indovinate che sta succedendo. Salgono i bond in € e scendono quelli in $. Segno che probabilmente l’attacco al $, avvenuto proprio nel giorno del Ringraziamento (sarà anche questo un caso? Il $ rompe un importante livello di resistenza proprio nel giorno dove gli operatori USA non lavorano e manca quindi la linea di difesa…) è avvenuto proprio sul terreno dei bond, venduti , anche qui ipotizzo, forse dai paesi asiatici che da più tempo davano dei segnali su questa loro potenziale operatività.
Cosa manca ancora? L’equity. E questo lo vedremo nelle prossime sedute. Intanto anche il cross €/Y porta la valuta nipponica a nuovi minimi. Per fortuna il Nikkei rimbalza sulla trendline e ci dà un segnale di speranza. Come vedete un movimento “anomalo” (ma poi nemmeno troppo anomalo, se uno guarda i fondamentali macroeconomici) può scatenare tutta una serie di situazioni collegate. Ed è questo il bello dell’Intermarket. Riuscire cioè a dare una spiegazione a tante situazioni economiche tra loro correlate. Buona giornata a tutti !

venerdì, novembre 24, 2006

Il segnale della curva 10-2

Anche se il mercato obbligazionario non si può definire "sexy" (fa un po' sorridere, ma si usa dire anche così nel mondo finanziario...) e quindi non particolarmente attaente, è comunque importante analizzare la curva dei rendimenti per poter "prevedere" alcune situazioni che possono poi andare ad influenzare il mercato in generale. La scorsa settimana i rendimenti decennali delle obbligazioni dell’area Euro sono scesi leggermente al di sotto di quelli biennali per la prima volta da oltre sei anni (è il cosiddetto spread 10y-2y). Questa situazione dè un messaggio chiaro. Storicamente l’inversione della curva statunitense ed europea precede di circa un anno una recessione e in genere si rivela più attendibile di qualsiasi altro indicatore in merito. Pertanto, gli investitori non dovrebbero sottovalutare i primi segnali di avvertimento che giungono dalla curva dei rendimenti.
Però, attenzione, è giusto ammettere l'improbabilità che il rallentamento in atto ceda il passo a una vera e propria recessione, alla luce di due fattori. Il primo è che i tassi sono inferiori di 150 pb rispetto all’ultima volta in cui la curva era piatta come lo è ora (nell’agosto 2000 i rendimenti a 2 e 10 anni si attestavano intorno al 5,25%, contro l’attuale 3,70%). Il secondo è che l’appiattimento della curva degli ultimi mesi è ascrivibile principalmente al calo dei tassi a lungo termine, mentre quelli a più breve termine hanno registrato solo un aumento modesto.
Facendo poi la somma di tutto, alla fine, cosa si ottiene? In linea di massima, penso di poter dire che risulta, a questo punto, molto probabile una crescita economica, per il 2007, che deluderà le attese, senza dover parlare per forza di recessione. Il segnale che quindi lascio suona come un avvertimento sibillino, come sempre senza pretesa alcuna. Siori e siore, antenne dritte. Il mercato azionario è destinato a rallentare la sua corsa. A disposizione, come sempre, di discutere pareri discordanti, concordanti, costruttivi, distruttivi etc etc etc....

giovedì, novembre 23, 2006

Analisi intermarket

Salve a tutti! Eccoci qui per l’ennesima analisi della situazione intermarket.
In linea di massima penso di poter dire che un po’ dappertutto ci sia une certa lateralità.

COMMODITIES: dopo aver toccato i minimi dal giugno ’05 sotto i 55 $ al barile sulla scia dei livelli elevati delle scorte Usa e delle prospettive di temperature miti negli Stati Uniti, le ultime sedute sono state caratterizzate da un recupero del WTI, riposizionatisi intorno ai 60 $ al barile, livello che ieri sera è stato nuovamente abbandonato a causa dell’ennesimo dato sulle scorte (che sono risultate superiori alla media). Le attese sono ora rivolte al prossimo meeting dell’Opec in programma il 14 dicembre in Nigeria, dove è ormai dato per scontato un nuovo taglio della produzione dopo quello di 1,2 mln di barili di novembre. La cosa che però incuriosisce è che il livello di prezzo 55-60$/bar soddisfa un po’ tutti. I produttori puntano a mantenere questo livello di prezzo (considerato soddisfacente) e ai fini dell’inflazione e di crescita economica possiamo anche dire che questo range non sia poi così malaccio. Ed è per questo che, escludendo motivi geopolitica o sorprese inattese, è lecito pensare che il mercato “piloterà” il petrolio mantenendolo all’incirca in questa fascia di prezzo. Prosegue intanto il trend positivo di oro e argento. In particolare sull’oro, confermo quanto detto sino ad ora. Il trend continua ad essere positivo per il metallo giallo, il quale rimane sempre nel canale rialzista.
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VALUTARIO: continua imperterrita la lateralità del cross € vs. $, rendendo quasi “noiosa” quest’analisi. Tutto confermato quindi. Continua invece la debolezza (abbastanza curiosa, tra l’altro) dello Yen vs € (debolezza secondo me destinata a finire dal 2007). Il PIL Giapponese non è poi così malaccio e tra un po’ rialzeranno i tassi in Giappone. Quale migliore occasione per puntare sulla rivalutazione della divisa nipponica? Fondamentale però un ritorno sotto quota 150
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MACROECONOMIA: potrebbe ormai dirsi molto chiara la fase di rallentamento economico a livello mondiale. Oltre all’attuale fase di rallentamento del mercato immobiliare americano (secondo l’ex banchiere centrale Alan Greenspan il peggio è comunque passato dal momento che il totale degli immobili invenduti è basso), altri esempi sono rappresentati dall’indice di fiducia dei consumatori, sceso a ottobre a 105,4 dai 105,9 di settembre (indebolito da un giudizio meno favorevole sul mercato del lavoro), dall’ISM manifatturiero di ottobre, sceso a 51,2 da 52,9 del mese precedente, e dalla produzione industriale di ottobre. Anche l’economia dell’Area Euro decelera nel terzo trimestre, mettendo a segno una crescita dello 0,5% su base trimestrale, leggermente al di sotto delle attese. Il trend di crescita tuttavia rimane sostenuto e il rallentamento dell’ultimo trimestre non sembra un dato preoccupante che preannuncia una fase di rallentamento prolungato dell’economia. Nel frattempo però l’inflazione e la massa monetaria aumentano e quindi il rischio di un aumento di tassi a dicembre (già scontato dal mercato) e nel primo trimestre del 2007 può dirsi più che concreto.
Di questa situazione però, il mercato azionario (EQUITY) sembra abbastanza fregarsene. Difatti le borse continuano nel loro trend rialzista (puntando soprattutto ad uno scenario, come dicono gli americani, di “soft landing”) mentre il mercato obbligazionario (BONDS) al momento resta ribassista, anche se, timidamente, il grafico del Bund ci fa vedere un tentativo di rottura rialzista... Il che farebbe presupporre la possibilità che il rialzo di dicembre possa diventare un caso “isolato”.
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Ma torniamo al mercato azionario. Come già detto un milione di volte nei precedenti post, è inutile cercare di capire il perché di questa forza del mercato azionario. C’è chi parla di un rallentamento minore del previsto, o ancora di effetto “trimestrali” non ancora esaurito, o ancora di “sostegno” in vista della chiusura dell’anno. Sinceramente non saprei dire con esattezza che diavolo succede. L’unica certezza è che ci conviene, come sempre, seguire il trend e fino a quando il trend viene mantenuto, è consigliabile rimanere investiti nell’equity, anche se qualche accorgimento “difensivo” è quantomeno auspicabile. E tanto per cambiare ieri sera lo S&P 500 è ancora salito. E fin che sale, lasciamolo andare !
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A livello settoriale per nuovi investimenti, non vedo male il farmaceutico (in Italia Ricordati, a questi prezzi è un buon titolo), qualche assicurativo (Allenza non mi dispiace), e anche qualche aciclico. Boh… fosse facile….



GRIGLIA DELL’INTERMARKET (grado di interesse da 1 a 5):

BOND: 2
EQUITY:3
WTI: 3
GOLD: 4
CROSS €/$: 3

martedì, novembre 21, 2006

Ecco cosa è successo giovedì al petrolio WTI...

Parlando anche con il mio amico Steve “Air Action” (che saluto…) operante in una SIM del Nord Italia, mi sono convinto (e reso conto) del fatto che il movimento di giovedì e di venerdì del WTI è da considerarsi assolutamente “fasullo” e privo di validità tecnica. Ora vi spiego perché.
Come forse voi sapete, il terzo venerdì del mese è il fatidico giorno di risposta premi. E anche sui contratti future ci sono delle scadenze che possono influenzare in modo notevole il mercato. Cosa è successo quindi? Giovedì molti operatori, ormai in prossimità di scadenza del future, hanno “rollato” sulla scadenza successiva oppure si sono trovati a dover chiudere delle posizioni speculative Long. Morale della favola: arrivano le vendite ma, ahimè, i compratori sono già tutti posizionati sul contratto di scadenza successiva. Inevitabile il crollo delle quotazioni, vista, probabilmente, la forte componente speculativa presente sul mercato. La cosa è ben visibile se si guarda il grafico del contratto scadente a gennaio. Noterete che la volatilità vissuta dal contratto in scadenza non è così pronunciata. Indi per cui “oserei” avanzare un ipotesi grafica forse aggressiva ma più realistica.


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lunedì, novembre 20, 2006

Analisi del COT e non solo...

Per la visione del COT consiglio il sito www.cftc.gov



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Mentre il petrolio continua, nella sua ormai nota volatilità, una corsa al ribasso che sfiora nella giornata di venerdì i 55$/bar (ed ora, per il roll over del contratto, siamo a valori molto più alti…), ho notato che, finalmente, in modo un po’ più puntuale del solito, hanno comunicato sul sito ufficiale i dati del COT.

Analizzando tali dati, visibili sul link allegato, si nota che:
1. NATURAL GAS: area 8,2 $ continua ad essere importantissima. Ed il COT conferma questa lateralità, evidenziando un sostanziale pareggio tra longhisti e shortisti
2. WTI: idem come sopra. Il mercato non si fida delle basse quotazioni raggiunte e manifesta la sua incertezza con un altro sostanziale pareggio tra L & S ( Long maggiori sul non commercial (NC) e Short maggiori sul commercial)
3. GOLD: qui invece sembra proprio che gli shortisti siano predominanti, però per quanto riguarda il Commercial (ed anche in modo evidente!) mentre i NC diminuiscono i short ed aumentano i long.

Per farla breve, regna l’incertezza. E penso di poter dire che non solo sulle commodities. Il Bund continua a ballare sulla resistenza, le borse, anche se sono sempre in trend, si manifestano deboli (a parte il Giappone, il cui quadro tecnico si fa difficile).
Uffa, mi vie voglia di chiudere tutto ed andare in ferie….

Allego qui il link di collegamento per visionare il rapporto tra andamento del WTI e i Net long posizionati al NYMEX. Che sia di Buon auspicio il cambiamento di tendenza dei longhisti (quasi sopra allo zero?).

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Un ultima nota. Perché continuo a “tifare” per le materie prime? Premessa: non perché ho il garage pieno di galloni di petrolio oppure la cassetta di sicurezza piena di lingottini d’oro… Non dimentichiamo che PER MANTENERE UN TREND POSITIVO i mercati azionari devono comunque avere le commodities FORTI. Il tutto poi va condito con i tassi di interesse ed il mercato mobiliare (sperando che non scoppi la bolla in USA….ma questa è un’altra storia, ora non voglio tediarvi). E questo non sono io a dirlo ma la storia….

CIAU

venerdì, novembre 17, 2006

Mazzata epica....

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Definirla una batosta forse è limitativo... Mi riferisco all'aldamento del petrolio. Nella notte è letteralmente crollato negli USA, perdendo quasi 2 $. I motivi li considero abbastanza futili. Se si tratta dell'aumento delle riserve di gas, beh, l'aumento c'è stato, ma non di così grande misura. Difatti alla fin fine il future sul gas ha retto. Come dice bene il Sole 24ore oggi, il mercato probabilmente sta sottovalutando alcune cose. Però, ahimè, il mercato ha sempre ragione. Inoltre trovo curioso lo spread che si è creato tra WTI e Brent. Sarà anche vero che le riserve che
speculativamente parlando hanno maggior peso sono quelle americane (il WTI è quotato al NYMEX), però è anche vero che il WTI è considerato "pregiato" rispetto al Brent e quindi la logica porterebbe ad un maggiore valore del primo rispetto al secondo.Ma la logica non abita più qui, o per lo meno a casa del petrolio...

giovedì, novembre 16, 2006

Tam tam su Tenaris

Tornano tra gli operatori le voci di ....qualche operazione di finanza straodrinaria su Tenaris....
Tenuto conto che:
1-il petrolio ha secondo me quotazioni interessanti
2-i multipli del titolo sono accettabili (malgrado la performance in borsa) io ci faccio un pensierino...
Mi tengo stretta la mia Valero e magari arrotondo anche con Tenaris (che fa tubi, ovviamente, ma è molto Oil Sensitive)

PEIX - One more time

Torno a parlare di un'azione di cui più volte ho già discusso in passato, di quella Pacific Ethanol (PEIX) che ha visto l'ingresso tempo fa, nel suo "azionariato forte", gente del calibro di Bill Gates.
Il titolo era arrivato a quotare quasi 45 $, nel periodo in cui si pensava che l'etanolo era la cura alla crisi energetica. Poi il crollo verticale fino a 12.5 $ e poi la ripresa. Guardando il grafico sembra chiara l'area di resistenza posta a 20$. Notate intantno l'incremento dei volumi di ieri. E a breve devono fornire i dati trimestrali. Clikkate QUI, così potete anche visionare qualche dato in più!

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H 9.00 - il punto della situazione

Chi ha letto i miei precedenti post, avrà sicuramente visto che molto spesso ho parlato di una borsa ormai "tirata", con una situazione macroeconomica che inizia a scricchiolare. Però avrà anche letto che ho sempre sostenuto una tesi: quando i mercati hanno comunque una direzione, bisogna avere la costanza e, diciamolo pure, l'umiltà per accettare uno scenario che a volte può divergere dalla logica. Sui giornali se ne leggoto di tutti i tipi. Borse ormai ai massimi, borse che continueranno a salire, soft landing, crollo imminente, decoupling, e chi più ne ha più ne metta. La realtà delle cose però la si vede solo analizzando la fotografia della realtà. Con questo non voglio dire che l'analisi tecnica (che ci dà la possibilità di valutare oggettivamente il presente ed il passato) sia la soluzione di tutti i problemi (altrimenti il mio lavoro, a che diavolo servirebbe?) però la cosa certa è che facendo un attento mix dell'analisi fondamentale e, questo è il mio parere, studiando le relazioni tra i vari mercati (INTERMARKET), per poi valutare oggettivamente (e ripeto OGGETTIVAMENTE, in quanto la speranza (e quindi il coinvolgimento emotivo) con l'analisi tecnica non deve esistere...) si riesce ad avere una fotografia della realtà abbastanza affidabile.
Con questo premetto quindi che non cambio, al momento, la mia visione macro sui mercati.
- Rallentamento dell'economia globale, seppur sotto controllo, almeno per ora.
- Borse che necessitano di una correzione.
- Oro nuovamente in gran forma.
- WTI in fase accumulativa.
- Bonds sempre in downtrend.
- Cross Euro vs Dollaro sempre laterale
Ecco quindi in estrema sintesi come "vedo" i mercati. Però poi uno va a vedere quello che succede e...scopre che le cose non vanno proprio come si pensava.
Mi riferisco ovviamente all'andamento delle borse che continuano imperterrite il loro trend rialzista

Ma andiamo con ordine...

PETROLIO - i dati che ieri il DoE ha fornito sono stati per certi versi in linea con le attese (scorte di greggio), mentre la discesa di riserve di combustibile da riscaldamento ha influenzato positivamente le quotazioni. In sintesi....siamo scesi sotto la MM21 ma ATTENZIONE siamo a contatto con la TL rialzista di breve. E qui o si sale o...la situazione si fa dura. Io mantengo le posizioni LONG pronto a chiudere in caso di rottura di tale livelli.
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SP500 - direi che l'andamento del Nasdaq o dello S&P 500 , o ancora di più del SOX, non lasciano dubbi sulla tendenza che ha il mercato, ovvero rialzista. Confermo, al momento resta RIALZISTA e continua essere inutile "giocare" al ribasso, in quanto si va controtendenza e si prendono le proverbiali "mazzate". Bisogna accettare la realtà dei fatti e mantenere il LONG (io non ho il coraggio di incrementare, ma mantengo...). Ieri sera addirittura lo SP500 ha rotto nell'intraday i 1400 e il Nasdy è ai max da 6 anni. Fin che la barca va...
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BUND - continua il downtrend dei titoli obbligazionari. Nella riunione del 02.11.2006, la BCE ha deciso di mantenere il tasso di riferimento invariato al 3,25%, pur segnalando al mercato la possibilità di un rialzo nella prossima riunione di dicembre. Durante la conferenza stampa, il Presidente, Trichet, ha sottolineato che, nel medio-lungo periodo, permangono rischi al rialzo dei prezzi, per cui una "forte vigilanza" è necessaria e resta essenziale "un'azione ferma e tempestiva per contenere i rischi alla stabilità dei prezzi". Trichet ha anche sottolineato che il quadro dei prezzi energetici resta incerto; per il futuro, la BCE non esclude potenziali nuovi rialzi del prezzo del petrolio, che potrebbero portare nel 2007 l’inflazione ancora al di sopra del target del 2%. Attesi tassi al 3,50% a fine anno; incorporato un altro rialzo nel 2007. Il riferimento alla necessità di “forte vigilanza” sui prezzi ha confermato le attese di mercato, che stimano un rialzo di 25pb nella prossima riunione del 07.12.2006. Si desume che i grafici collimano con l'analisi fondamentale. Out dalle obbligazioni con alta duration. Meglio il breve o il tasso variabile


ORO - anche qui se ne leggono un po' di tutti i colori. Per certi versi sembra quasi che sia tornata la vecchia correlazione tra oro e dollaro... A parte questo, l'oro ha preso la strada del rialzo e dopo un perfetto pull back in area 615 ieri nell'intraday, è ripartito alla grande. LONG sul metallo giallo
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CROSS Euro vs Dollaro - la lateralità qui è evidente. Anche su questo cross se ne leggono di tutti i colori, ho letto reort che mi danno il cambio a 1.15 a fine 2007, altri invece a 1.50. Ai posteri l'ardua sentenza... Intanto il trading range è 1.25-1.295. Punto.


Sono a disposizione per discutere, con chi lo ritiene e/o ne ha voglia,su questa mia SOGGETTIVA e discutibilissima view.

CIAO A TUTTI !

martedì, novembre 14, 2006

Punto della situazione

Dal punto di vista grafico, non ci sono grosse novità da segnalare.
Confermo quanto detto nei precedenti post.

Equity: Le Borse europee chiudono in rialzo dopo una partenza debole,
sostenute dai Telefonici (+1,3%) e dalle Costruzioni (+1,6%). Prosegue la
debolezza dei Minerari tra cui Rio Tinto e Anglo American con cali
dell'ordine del 4% e 3%. USA. Chiude in moderato rialzo anche Wall Street,
sostenuta dalla debolezza del greggio e dalla vitalità di alcune blue-chip.
Bonds: I Treasury USA chiudono in calo, in attesa dei dati macro in uscita
nei prossimi giorni (vendite al dettaglio, indice della Fed di Filadelfia,
CPI e verbali dell'ultimo incontro Fed) per valutare il timing dei tagli
attesi della Fed nel 2007. Deboli anche i Bund.
Commodities: Greggio, prezzo del petrolio ancora debole oscillante intorno
ai USD 59/60. Le ragioni che contribuiscono all’odierna della debolezza di
prezzo del petrolio, sono da ricercare nelle miti condizioni atmosferiche
nel nord-est degli Stati Uniti, primo consumatore mondiale di prodotti
petroliferi, lasciano prevedere un rallentamento nella domanda di gasolio
da riscaldamento.
Valutario: continua imperterrita la fase di trading range del cross € vs $,
mentre il Cross €/Y è protagonista di un pull back in area 150.

**********************************************

Interessante è andare a vedere il COT pubblicato ieri sera.
Premetto che, come sempre, il COT è relativo alla settimana precedente e
quindi non prossimo definirlo puntuale. Però ci può dare una mano a capire
alcune cose.
Purtroppo però, questa settimana, il COT non fa altro che aggiungere dubbi
ai dubbi.
Eccovi il perché:

NYMEX CRUDE OIL
I C aumentano gli short mentre i NC aumentano i long.
Il che potrebbe significare che i trendisti (NC) prendono posizione in un
trrend che è rivisto al rialzo, anche in vista della stagione invernale
ormai alle porte (che si preannuncia però mite). I C, invece, preferiscono
giocare al ribasso. E difatti poi il WTI è sceso e non poco. Sarebbe bello
poter vedere oggi com’è il saldo delle posizioni. Mantengo con uno stop
loss sotto la TL.

CEI GOLD
I C aumentano gli short e diminuiscono i long mentre i NC fanno esattamente
il contrario.
Mamma mia che casino! Uno fa esattamente il contrario dell’altro. Sintomo
che il trend è positivo ma è prevista una correzione per l’oro. Certo che
la situazione è proprio strana…

NYMEX NATURAL GAS
I C aumentano i long e diminuiscono gli short mentre i NC fanno esattamente
il contrario.
Uffa che barba! Ma così non si può proprio lavorare… L’incertezza regna.
Area 8.20$ resta per i trendisti un livello difficilmente superabile (ecco
spiegato il perché di questa operatività) mentre i C continuano a
considerare il Gas interessante.

Rapida legenda: i C sono i Commercial, ovvero chi fa il mercato. I NC sono
i non commercial, ovvero gli operatori finanziari, che io qui definisco i
“trendisti” in quanto si muovono sul trend della commodity. In linea di
massima i C comandano e i NC si muovono di conseguenza. Restano i NR,
ovvero i Non Reportable, ovvero i pesci piccoli, che come sempre contano
come il 2 da picche…

La domanda sorge spontanea… Che fare? Come già detto ieri, io ho provato ad
arrotondare la quantità di WTI long, puntando sul fatto che ci siamo
appoggiati sulla TL di breve. Per l’oro, aspetterei il pull back in
prossimità della tratteggiata gialla segnalata nei precedenti post
(610-615) prima di riprendere posizione.

lunedì, novembre 13, 2006

Inverno caliente...petrolio cadente!

Crude oil fell as mild weather in the U.S., the world's largest energy consumer, reduced demand for fuel to heat homes and businesses. Heating demand is expected to be 65 percent of normal this week in the U.S. Northeast, where most of the country's heating oil is consumed, forecaster
Weather Derivatives said. U.S. crude oil inventories rose 435,000 barrels to 334.7 million in the week to Nov. 3, according to the Department of Energy. The change left stock Temperatures in the U.S. will be 2.7 percent above the seasonal
average and 6.5 percent higher in the Northeast on average from Nov. 11 to
Nov. 17, according to Weather Derivatives. The mean temperature in New York
City was 58 degrees Fahrenheit (14 Celsius) at 8 a.m. today; the normal
mean is 48 degrees. The U.K. also is experiencing warmer-than-normal
temperatures. Maximum temperatures in London this week could rise to 16
degrees Celsius (61 Fahrenheit) on Wednesday, according to Meteorological
Office data on its Web site.

...bene, mi sa che me lo prendo...nello sgnaurtz.... Staremo a vedere...
Intanto la famosa doji ora è lunga come un calippo, siamo in prossimità
della TL rialzista di breve. Speriamo in bene... E se la vìola sono
costretto a chiudere tutto....

Correzione del petrolio


Forte correzione dell'oro nero venerdì sera, a seguito dei dati dell'Aie che annunciavano una minor domanda su scala globale di prodotti petroliferi per il 2006 (dato scontato). Chiaramente questo dato non è un elemento brillantissimo per il petrolio che ha accusato violentemente il colpo perdendo oltre il 2% ed arrivando a quotare 59.59 $ sul WTI. A controbilanciare questo fatto arriva la notizia dalla Cina che il Governo approfitta di queste correzioni di prezzo per aumentare lo stoccaggio di greggio, al fine di evitare problemi in caso di una possibile futura crisi energetica. Questa notizia crea quindi un po' di sostegno per il petrolio.
Per farla breve, adando a vedere il grafico del petrolio di stamattina, vediamo che ad una black candle di venerdì, si contrappone una doji che si va ad appoggiare sulla MM 21. Se confermata in chiusura è probabile un nuovo rimbalzo dei prezzi.
Stamattina ho arrotondato la mia esposizione sul WTI. Speriamo in bene....

Per il resto:
1-continua la lateralità del cross euro/dollaro
2-il bund continua a battere "zuccate" sulla trendline discendente ma senza riuscire a romperla e quindi continua ad essere inserito in un trend ribassista (non dimentichiamo che Trichet ha denunciato l'enorme massa di liquidità presente sul mercato e ha voluto far intendere future manovre restrittive, già fin da dicembre)
3-le borse correggono un po', senza cambiare al momento però la loro tendenza.

Questa correzione è catalogabile come semplice correzione tecnica. Non si può arlare, per il momento, di inversione di tendenza.

A presto.

PS: ho prvato a mandare questo post con la metodologia "email". Spero sia
andato tutto a buon fine....

giovedì, novembre 09, 2006

Chiudo lo short sull'oro e faccio correre il long sul WTI

...nel titolo è spiegata la mia operatività di oggi. Il ritracciamento dell'oro non è stato stratosferico. Io però non me la sento di tenere il mini future short sull'oro, in quanto ho agito contro la tendenza del mercato e quindi...ho rischiato il giusto. Meglio chiudere con un modesto utile, ma fondamentale, senza rimetteci dei soldini.
Invece il WTI corre e rompe i 60 $. E allora la sua tendenza ora sembra chiaramente rialzista, quindi mi tengo il mio mini future long sul WTI.

Per il resto...penso di avere scoperto chi mi ha causato l'indicente. E' stato un nuovo trauma, dopo quelli riportati dall'incidente stesso. Si... in quanto la famosa Yaris era guidata da una ragazza che è la moglie di un mio amico (che secondo me non è al corrente dell'accaduto, non penso la moglie gliene abbia parlato).
Farò ancora qualche accertamento stasera e poi potrò dire con certezza quasi assoluta se è lei oppure no... Che tristezza... Ovviamente a questo punto ogni mi a iniziativa deve essere ben ponderata...
Saluti....

martedì, novembre 07, 2006

Incredibile...


...e come volevasi dimostrare, lo SP500 sui supporti rimbalza in modo deciso. Sembra proprio non voglia mollare. E allora noi facciamo come abbiamo sempre fatto. Lo lasciamo correre, fino a quando non inverterà...
A presto

lunedì, novembre 06, 2006

Analisi del COT



Con estremo ritardo (…meglio tardi che mai !) andiamo ad analizzare la situazione del COT, secondo me eccellente termometro per poter valutare la posizione sulle più importanti commodities.
Il COT che ho a disposizione è quello del 31/10, non recentissimo ma comunque interessante. Cosa possiamo desumere da questi dati?

CRUDE OIL, LIGHT SWEET - NEW YORK MERCANTILE EXCHANGE
FUTURES ONLY POSITIONS AS OF 10/31/06 |
--------------------------------------------------------------| NONREPORTABLE
NON-COMMERCIAL | COMMERCIAL | TOTAL | POSITIONS
--------------------------|-----------------|-----------------|-----------------
LONG | SHORT |SPREADS | LONG | SHORT | LONG | SHORT | LONG | SHORT
--------------------------------------------------------------------------------
(CONTRACTS OF 1,000 BARRELS) OPEN INTEREST: 1,158,612
COMMITMENTS
162,794 174,105 224,318 693,010 674,656 1080122 1073079 78,490 85,533

CHANGES FROM 10/24/06 (CHANGE IN OPEN INTEREST: 24,823)
3,165 9,451 10,292 -1,651 -2,848 11,806 16,895 13,017 7,928

PERCENT OF OPEN INTEREST FOR EACH CATEGORY OF TRADERS
14.1 15.0 19.4 59.8 58.2 93.2 92.6 6.8 7.4


Questo è il COT del WTI. So che son un po' incasinati... chiedo venia... Si desume da questi dati che per il petrolio, in linea di massima, continua a prevalere un certo equilibrio fra long e short, anche se le chiusure di short in ambito “commercial” hanno predominato. Prevale insomma l’incertezza, al momento.
Cosa ben più interessante invece se andiamo ad analizzare l’ORO.

GOLD - COMMODITY EXCHANGE INC.
FUTURES ONLY POSITIONS AS OF 10/31/06 |
--------------------------------------------------------------| NONREPORTABLE
NON-COMMERCIAL | COMMERCIAL | TOTAL | POSITIONS
--------------------------|-----------------|-----------------|-----------------
LONG | SHORT |SPREADS | LONG | SHORT | LONG | SHORT | LONG | SHORT
--------------------------------------------------------------------------------
(CONTRACTS OF 100 TROY OUNCES) OPEN INTEREST: 323,481
COMMITMENTS
107,472 42,756 85,790 84,097 175,993 277,359 304,539 46,122 18,942

CHANGES FROM 10/24/06 (CHANGE IN OPEN INTEREST: -8,117)
3,373 -5,293 -7,204 -9,544 1,843 -13,375 -10,654 5,258 2,537

PERCENT OF OPEN INTEREST FOR EACH CATEGORY OF TRADERS
33.2 13.2 26.5 26.0 54.4 85.7 94.1 14.3 5.9


Guardate questo dato, secondo me è assolutamente da prendere in considerazione. Forte chiusura dei long ed aumento degli short in ambito “commercial”. Segno che l’oro potrebbe tornare a scendere. Ottimo pretesto per prendere profitto nel breve.



Intanto lo S&P 500 arriva ad un interessante livello. Guardate il grafico. Siamo arrivato ad un punto d’incontro di TL e MM 21. E direi che la violazione al ribasso di questi 3 livelli comporterebbe un’inevitabile correzione. Notate bene. Finora ho sempre detto che la borsa è salita troppo ma ho anche sempre sottolineato che il trend era comunque chiaramente rialzista e che non conveniva vendere equity fino a quando non ci fossero state delle violazioni importanti. Continuo a ribadire: al momento queste violazioni non ci sono ancora state, però…occhio al grafico!

Rapida analisi intermarket

Facciamo rapidamente il punto della situazione.
- In ambito globale possiamo dire che il mondo appare avviato verso un breve rallentamento che frenerà l’inflazione senza compromettere la crescita a lungo termine.
- Sul fronte valutario i dati economici deboli degli USA hanno fatto scendere leggermente il dollaro, ma ci aspettiamo un suo rimbalzo appena si paleserà la fondamentale solidità dell’economia.
- I rendimenti mostrano un andamento ciclico ascendente e discendente, seguendo le montagne russe dei dati economici. Direi che al momento il mercato dei bonds continua ad essere NON interessante per il medio-lungo periodo.
- Equity: le valutazioni sono ancora allettanti ma il rally si fa più irregolare (pur proseguendo nel suo trend positivo, almeno per il momento). Stare all’erta.
- Materie prime: Il basso livello delle scorte dà sostegno ai metalli di base, compensando gli effetti negativi derivanti dalla pausa della crescita economica. Energia in fase di stabilizzazione. A proposito delle materie prime andiamo a visionare il COT che ho a disposizione.

venerdì, novembre 03, 2006

Fine settimana apparentemente tranquillo

Oggi sono ancora in ferie e seguo i mercati in modo molto sommario.
Penso però di poter dire che questo venerdì non dovrebbe regalarci grosse sorprese. Le borse sono tranquille, come tranquillo è anche il mercato dei bonds. Altrettanto si può dire di Brent e WTI, mentre l'oro continua magnificamente la sua corsa, come anticipato ieri.
Che dire... Ci si sente/scrive lunedì.
Buon week end!

giovedì, novembre 02, 2006

Oro giallo vs oro nero 2^ parte

Oggi niente lavoro (devo fare ferie vecchie !!!) e quindi sia oggi che domani seguirò i mercati da casa. E proprio da casa ho visto che , increbbbibbbileeeee, l'oro giallo ha demolito con enorme indifferenza la resistenza posta a 614 $/oz, sintomo che la violenza con cui ha rotto il famoso triangolo verde era l'atto di una volontà rialzista che non si poteva mettere in discussione. LONG sull'oro giallo senza ombra di dubbio. E guarda caso..il tutto coincide con una correzione dei mercati azionari...
Sempre laterale, invece, l'altro oro, quello NERO, che invece continua a combinarne una più di Bertoldo. Dopo aver violato al rialzo la TL ribassista, ha compiuto un pull back veramente forte, tanto che ora sembra stia accumulando. Io, come noto, ho delle posizioni rialziste e al momento, le mantengo, con un po' di perdita. Le candleastick dei giorni precedenti mi hanno prima dato speranza e poi un op' di timore. Per farla breve sarebbe bello mantenere almeno quota 58 $. E se le cose cambiano in giornata non escludo prese di posizioni drastiche.
Borse genericamente in correzione... Che dire? Ci sta tutto, come preventivato.
Alla prossima!