lunedì, marzo 19, 2007

Bonds anticiclici: analisi delle obbligazioni CMS

Un gentile lettore del blog mi ha scritto nei giorni passati un'email dove mi chiede un parere su un prodotto che fino a qualche anno fa andava molto di moda, in quanto offriva sulla carta dei rendimenti ottimi, legati a delle cedole certe iniziali molto interessanti e poi con cedole meno certe legate a parametri diversi. Sto parlando di diverse emissioni di obbligazioni strutturate, alcune legate al tasso swap, altre legate al differenziale CMS 10-2 e così via. L'amico lettore mi dice che possiede 2 tipi di  obbligazioni: il primo è un bond che ha pagato per 3 anni un'ottima cedola fissa e che ora, fino al 2015, pagherà l'80% del tasso swap 10 anni. Questa obbligazione resta comunque meno peggio di tante altre cose, in quanto ha fatto godere al risparmiatore delle ottime cedole iniziali ed oggi permette di avere un rendimento, come si è detto , pari all'80% del tasso swap 10 anni, il che significa circa un 3.35 % lordo. Per carità non è un tasso proprio ottimo. Purtroppo la piattezza della curva dei tassi, come già detto nei post precedenti, non privilegia le scadenze lunghe (che continuo a ritenere non interessanti) e quindi non c'è premio sulla duration. Il che si traduce con rendimenti molto simili tra le scadenze brevi e lunghe. E voi capirete bene che, in assenza di premio, meglio stare su scadenze brevi. Ben altro discorso invece bisogna fare per un'altra obbligazione. Il cliente ha in portafoglio un'obbligazione che è così strutturata: il bond ha pagato per il periodo 2004-2007 un tasso fisso del 5% e poi dal 2008 la cedola diventa pari alla differenza del tasso CMS 10 anni con il CMS 2 anni, il tutto moltiplicato 4 volte. Bene, forse ho confuso le idee…. Per semplificare, andiamo sul concreto. Il tasso CMS 10 yr è pari a 4.14%, il CMS 2yr è pari a 4.10%. 4.14-4.10=0.04. Il risultato si moltiplica per 4 e quindi: 0.04 x 4 =0.16%. Signori, il bond paga 0.16% ! (Volete controllare? L'ISIN è XS0205174179). Capirete bene che a confronto con il bond trattato precedentemente qui la situazione è molto più complessa. Voi direte… Ma allora che se ne fa di tali bonds? Li venda ! Facile a dirsi…difficile a farsi. Difatti, oltre ad un evidente problema di liquidità, il bonds ha dei prezzi che lo parificano quasi ad uno zero coupon… Capirete che a quel punto il cliente si pone la domanda: che faccio? Mi tengo un bond che non rende nulla oppure vendo, incasso 80 a cui sommo le varie cedole incassate e abbandono la nave? Questa scelta non è facile da farsi. Ma andiamo ad analizzare la domanda che mi fa l'amico lettore, il quale mi chiede? Che prospettive ci sono? O, per meglio dire, cosa deve succedere per far si che il bond riacquisti valore? Per far si che riacquisti valore, deve riacquistare redditività. E per riacquistare redditività il differenziale 10-2 deve allargarsi. Ovvero, si deve tornare ad una curva dei tassi "fuori controllo" dove il tasso a breve è almeno di 100 bp (1%) più basso del tasso a lungo. Così facendo il differenziale potrebbe diventare quantomeno decente. Ma la questione è la seguente: cosa deve succedere per far si che il differenziale diventi così elevato? Prima l'ho accennato ed ora lo spiego meglio. I tassi devono finire "fuori controllo" a causa di  una serie di problematiche macroeconomiche. E questo scenario si chiama RECESSIONE, guidata da bassa crescita, alta inflazione e rallentamento economico. Ciò significa che sono bond validi per una strategia anticiclica, con recessione, stagnazione o peggio ancora stagflazione, e quindi tutto quello che nessuno si augura.  Spero di aver risolto qualche dubbio all'amico lettore e  anche a qualcun altro.



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4 Commenti:

Alle 10:49 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Se mi è permesso consiglierei di comprare solo strumenti finanziari di cui si comprende appieno il funzionamento e di non farsi infinocchiare dagli specchietti per le allodole costituiti dalle prime cedole sopra i valori di mercato al momento delle emissioni.

Partire sempre dall'assunto che in Finanza "NON CI SONO PASTI GRATIS" ("No free lunch") è la cosa più corretta e quando sembra di scorgerne qualcuno chiedersi sempre se è poi così come sembra, se è tutto oro quel ch riluce (insomma se lo vedo io, erchè il resto del mondo non lo vede e non fa salire già il prezzo di quello strumento?? Forse c'è qualcosa che mi sta sfuggendo, un qualche rischio che non sto prezzando).

Nel caso dei bond con cedole fisse nei primi tre anni e poi cedole indicizzate al differenziale dello spread CMS (10y-2y) in leva 4 è fondamentale capire che il valore del bond sta nelle cedole future che agherà (Valore attuale netto dei flussi futuri, comprensivi del rimborso), Per prezzarlo e quindi decidere se è conveniente o meno occorrerebbe conoscere la curva dei forward (cioè i tassi futuri che il mercato sta scontando) da qui a scadenza del bond e quindi ricavarne la curva forward dei CmS (Acronimo che sta per Constant maturity Swap) da qui a scadenza.

Siamo capaci di fare una cosa simile ? Siamo quanto meno al corrente di dove stanno i forward da qui a a 1 - 2 - 3 -4 15 anni ? Se le risposte alle domande sono si, possiamo giocarci la scommessa e acquistare il bond, altrimenti sarà sconsigliabile.

Faccio notare che un anno e mezzo fa il suddetto spread era già in area 0.50% - 0.70% (quindi cedola fra 2% e 2.80%), vado a memoria, ma probabilmente al mometo dell'emissione il bancario che ha proposto "l'affare" aveva in mano un prospetto che indicava il CMS 10y - CMS2y al 2.25% (quindi cedola al 10%!!). Peccato che già allora quelli non fossero i tassi forward sul CMS i quali già scontavano un flattening di curva...

Per comprare un'automobile compriamo 4 ruote, ci documentiamo, andiamo da 1 o pi concessionari, per fare investimenti, che talvolta sono anche di iporti maggiori del costo di un'automobile (è auspicabile) dovremmo "perdere" o impiegare lo stesso tempo!

E ricordarsi che più un prodotto è complicato e difficile, più può nascondere insidie o "sòle" perchè si può non essere in grado di prezzarlo correttamente e di valutarne il rischio così come la sensitivity (variazione del prezzo al variare dei fattori sottostanti che influenzano il prezzo)

Sennò, "chi è causa del suo mal pianga sé stesso"

Anonimo CDS

 
Alle 11:48 PM , Blogger Dream Theater ha detto...

Perfettamente d'accordo caro CDS. Voglio solo aggiungere una piccola cnsiderazione (che probabilmente per te è superflua). Gli emittenti (e non solo banche e società, vedi ad esempio la BEI) sono maestri a fare emissioni nei momenti (per loro e per l'emissione che stanno facendo) migliori di mercato, abbindolando il povero risparmiatore ed illundendolo che comunque l'emissione è un buon affare. Agli esempi fatti ne manca uno. Parlo delle innumerevoli emissioni , in buona parte proprio della BCE, fatte poco dopo la nascita dell'Euro. Qui il tasso di interesse era all'inizio fisso e poi diventava legato all'inflazione (ex tabacco) + uno spread. Dov'è la fregatura? Una delle "regole" basilari di politica monetaria della BCE dice che il primo principio è il controllo dell'inflazione, e quindi le prospettive sono che l'inflazione verrà tenuta bassa, anche a scapito della crescita economica (!) e di diversi aumenti dei tassi. L'assurdo quindi sta nel fatto che se i tassi aumentano quelle famose emissioni...renderanno sempre poco.
Prendiamolo come pensiero della sera...diffidiamo delle emissioni modaiole, fanno sempre bene a chi le emette e non a chi le compra.
Buonanotte...

 
Alle 7:15 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Qualcuno mi sà spiegare il processo macroeconomico che può causare una inversione della curva dei tassi di interesse??? Cioè da flat a decrescente?

 
Alle 5:38 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Qualcuno saprebbe indicarmi un sito dal quale rilevare i valori di cms 10y e di cms 2y?

 

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