Tonfo degli USA... Finita la festa?
Nella nottata appena trascorsa ci siamo presi uno schiaffo considerevole. La correzione sembra tornata a dominare sulle borse. Molte persone che ho sentito in queste ultime ore non mi hanno nascosto un certo sconforto e un forte sentiment ribassista.
Il messaggio che voglio dare è che forse è ancora presto per dire che la festa è finita.
Come sempre è meglio aspettare le conferme. Sul nostro SPMIB finchè regge la MAGINOT descritta qualche post fa, non possiamo essere ribassisti. Certo è che se A-B-C deve essere, lo sapremo dagli USA, dove però non siamo ancora sotto i supporti e anzi, ieri sera ci siamo riappoggiato (di nuovo!) sulla MM200.
Aspettiamo gli eventi con calma. Anche perchè di certezze ce ne sono poche. Il $ non supera quota 1.30 e il petrolio non sfonda i 75 $. Non facciamoci prendere dalle emozioni ed analizziamo il mercato in modo oggettivo, anche se Bernanke non ci ha dato dei segnali molto rassicuranti...
Bernanke colpisce ancora e sale l'attesa per nuove revisioni verso l'alto dei tassi sui Fed funds. E' questo quanto traspare dall'analisi flash di Banca Intesa (Milano: BIN.MI - notizie) diffusa oggi. "I richiami al livello eccessivo dell'inflazione core e all'andamento delle aspettative di inflazione - si legge nel documento - dimostrano che la Fed ha accusato il colpo delle critiche piovute addosso negli ultimi tempi e, anche per questo motivo, comunicano che l'opzione base del comitato è quella di un nuovo ritocco dei tassi ufficiali al 5,25%". Determinanti nella visione di Intesa, sarebbe soprattutto l'andamento dell'inflazione core. A preoccupare la Federal Reserve sarebbe infatti in primo luogo il ritmo assunto dai prezzi al netto della dinamica delle materie energetiche: "Un passo che se mantenuto nel tempo - spiegano da Intesa - porterebbe l'inflazione core al limite o sopra il livello coerente con la stabilità dei prezzi".
tratto da Finanza.com
3 Commenti:
un bel tonfo davvero!
http://trafficantedecannelloni.blogspot.com/
Più che festa finita, qualcuno dovrebbe spiegare a Bernanke come si parla in pubblico.
Me l'ha detto Maciste Parpadelli
Sono d'accordo sul fatto che Bernanke non ha il tatto di Greenspan. E questo è un problema in quanto il mercato (grazie ad una serie incredibile di nuovi prodotti speculativi e a tanti altri fattori che non vado ad elencare...) sarà sempre più volatile e difficile da gestire anche dal punto di vista emotivo... DT
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