venerdì, marzo 02, 2007

Correzione: prima parte OK, ora aspettiamoci il rimbalzo

Finalmente! Sono appena andato a ritirare il PC. Il problema era l'alternatore (se ho capito bene). Comunque sia, finalmente dispongo nuovamente del computer. Azz com'è tardi, la moglie già mi acclama dalla cucina (ve ne fregherà ben poco, immagino...) e allora mi devo muovere.
Finalmente posso fare il punto della situazione "come Dio comanda".
Allora, ce lo siamo becca il crollo,eh? Avete visto che, come previsto, la correzione è stata accompagnata con un notevole aumento della volatilità, una veloce discesa delle quotazioni e, diciamolo pure, una serie di buone scuse per far scendere le borse. Ma come ho già scritto prima, si tratta di semplice correzione, violenta, per carità ma pur sempre correzione e NON inversione di tendenza. Quindi al momento niente panico, nervi saldi e riflessi pronti, tanto che già siamo arrivati su alcuni titoli/mercati in ipervenduto ed il rimbalzo tecnico è alle porte. E' il caso per esempio dello S&P 500 che ha raggiunto la trend line ed ora è in area 1400 pti in ipervenduto. Più interessante è la situazione del Nasdaq (di cui allego il grafico). Guardate, siamo ormai in prossimità del supportone posto a 2375, alle soglie dell'ipervenduto.
Notate bene, io mi sto appigliando a dei supportoni in quanto credo in un rimbalzo di breve periodo che, molto probabilmente rimarrà tale, ovvero sarà seguito, secondo me da un'altra gamba ribassista profonda che seminerà panico ma che sarà una bella buy opportunity.
Vi propongo un grafico, con tanto di ritracciamento fibonacciano. E' il nostro SP MIB.
Non trovate perfetto un ritracciamento fino a 38837, ovvero in concomitanza di quel grande supporto che è poi uguale al ritracciamento del 50% dell'ultimo movimento rialzista? Tecnicamente sarebbe perfetto, ma...sarebbe troppo facile. Staremo a vedere.
Intanto che succede sugli altri mercati? Come previsto il panic selling fa scattare il fly-to-quality (difatti i bonds riprendono violentemente quota), Anche qui vi propongo un grafico già visto in passato il future sul Bund tedesco.
Vi ricordate la figura 1-2-3 low che avevo pronosticato. Puntualmente avvenuta, e ora siamo in area MM 200, magari pronti ad un reverse-fly-to-quality (ps: se parlo troppo difficile, chiedete delucidazioni, sono a disposizione!) in concomitanza del rimbalzo tecnico prima pronosticato.
E sempre perfettamente legato a tutto lo scenario abbiamo potuto vedere il violento rafforzamento dello yen, previsto nell'ambito della chiusura delle posizioni "carry trade" di cui ho parlato nei precedenti post. Mentre sul $ non ci sono grosse novità con uno scenario sempre favorevole al rafforzamento dell'€ vs $, approfondiamo il discorso dello Yen. Sia il cross € vs Y, sia il cross $ vs Y sono interessanti. Ma prendiamo il cambio che "comanda", ovvero il cross $/Y, Allora, guardate il grafico. Cosa vi aspettate? Ragioniamo: borse pronte al rimbalzo, bonds in potenziale reverse fly-to-quality, lo yeno non poteva essere di nuovo a rischio di...indebolimento! Ebbene sì, guardate il grafico.
Siamo sulla trendline, in corrispondenza della MM 200. Tutto sembra quadrare. Troppo facile? Può darsi. Però facendo i due conti il ragionamento fila.
E le commodities? Tutto confermato come l'ultima volta. Eccovi l'indice CRB.
La rottura segnalata nei precedenti post è ampiamente confermata, l'inversione è chiara, le materi prime stanno tornando forti e ora sono arrivate a quota 38.2% di Fibonacci (no! ancora lui!). Ovviamente la positività dell'indice è dovuta dalla positività del sottostante, tra cui brillano oro, petrolio e rame, su cui il sentiment è positivo.
Ho fatto 30 e faccio 31. Tanto mia moglie forse è già andata dall'avvocato divorzista... Non la sento più urlare dalla cucina... Resta sempre valida la relazione inversa tra $ e oro. Quindi la debolezza del $ non farà che buttare benzina sul fuoco aureo.
Ho scritto un post molto lungo ma spero utile, almeno per intavolare una discussione che sia quanto possibile costruttiva. Come dicevo prima, a disposizione. Ditemi la vostra...
Grazie dell'attenzione e a presto !

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6 Commenti:

Alle 12:26 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Penso di essere piuttosto d'accordo con le tue analisi Yen, Fligh-to-quality e risk adversion relativa. Anche sul fatto che ci sarà una seconda ondata, perchè credo che finora si sia mosso soprattutto "levered money" e program più che "real money", istituzionali e fondi potrebbero arrivare con più convinzione nei prossimi giorni o settimane. Vedo però dei target "finali" (= in attesa di qualche dato in Macro in più che chiarisca leggermente di più le idee), soprattutto per quanto riguarda le borse europee, nei dintorni delle rispettive Mediemobili a 200 giorni (un 4%-6% più in basso delle odierne chiusure). Mi chiedo se in campo valutario l'autorità monetaria che in questi anni ha maggiormente manipolato il cambio, ciè la bank of Japan, non interverrà a mantenere lo Yen abbastanza debole nel caso si rafforzasse ulteriormente con eccessiva velocità (es. area 112.50-112.50) per salvaguardare gli esportatori e una ripresa ch poggia le basi ancora su una troppo timida domanda interna. In quel caso forti rimbalzi o poderosi reversal delle Borse potrebbero apparire e durare anche qualche giorno. Rimango dell'idea che qualcosa si è guastato: se una candela come quella di Martedì su S&P 500 non si vedeva dal settembre 2001 e una settimana come quella appena chiusasi non faceva capolino da mrzo 2003 per l'Europa e dall'estate 2004 negli USA, qualche cosa vorrà pur dire... ...anche perchè, nel frattempo, il ciclo economico espansivo comincia ad avere la sua età (4 anni suonati), gli squilibri permangono intatti e qualche scricchiolio comincia a sentirsi, mentre gli indici veleggiano su livelli ben più alti che negli ultimi 4/5 anni e potrebbero soffrire di qualche vertigine. Penso quindi che questa correzione in atto (e per ora mi limito a chiamrla correzione) sarà un po' più complessa e lunga da gestire di quella del maggio/giugno 2006. Non credi ?

 
Alle 9:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

DOMANDO:MA IL VALORE REALE DEL SP\MIB QUALE SIA IN QUESTO MOMENTO?IN QUANTO TUTTI PARLANO CHE IN ITALIA C'E' LA RIPRESA?MA CHE LA FINESSERO,NOI PURTROPPO AL LIVELLO DI CRESCITA IN EUROPA SIAMO L'ULTIMA RUOTA DEL CARRO!E NON COME CI STANNO PROPINANDO TUTTI (GOVERNO,E MEDIA VARI)IL VALORE DELLA BORSA ITALICA IN LINEA CON QUELLO CHE C'E' IN QUESTO MOMENTO E' REALE A 36000 PUNTI DI SP\MIB IL + E' TUTTA SPECULAZIONE DI BASSA LEGA CARI SIGNORI!COMUNQUE MI PERMETTO DI RICORDARVI CHE IL TEMPO E' GALANTUOMO AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA.ORVUAR'

 
Alle 1:43 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Senza entrare in polemica con settevoci...
...l'Italia è sempre stata la più lenta a crescere in Europa e l'Europa continentale nel mondo sviluppato negli ultimi 5 anni (eccezion fatta per il Giappone forse) è stata a sua volta a più lenta... eppure i listini sonoraddoppiati... ...in effetti anche gli utili sono cresciuti molto, grazie al cost cutting prima e a una discreta crescita delle top line (leggi: ricavi) ultimamente grazie alla domanda estera e a una domanda interna leggermente meno anemica. Ma i prezzi delle azioni sono determinati da tanti altri parametri come la liquidità presente nel sistema e la propensione al rischio degli investitori (che guarda caso è sempre bassa quando i mercati sono sottovalutati e su livelli che poi si riveleranno 'cheap' e diventa alta quando cominciano ad essere sopravvalutati o addiritttura in bolla). I mercati vivono di sotto o sopravvalutazione e probabilmennte in questo momento erano a cavallo tra il 'fair value' (valore corretto) e la sopravvalutazione. Un mercato che tiene sempre il proprio valore fondamentale sarebbe di una noia mortale mentre nella realtà, forse, il mercato si attesta sui suoi valori corretti 4/5 volte in un decennio. Se oggi siamo in sopravvalutazione ce lo dirà anche il quadro macro dei prossimi 6 mesi: se gli USA cadranno in recessione o rallenteranno più marcatamente delle attese è molto facile che il nostro S&P MIB transiterà per 36.000 come dici tu e - magari preso dallo sconforto del momento - farà delle puntatine anche più sotto, dando origine a un più o menolungo periodo di sottovalutazione. Se invece gli USA non crasheranno, la bolla immobiliare terrà con un calo dei prezzi limitato e non scoppierà, il consumator USA stra indebitato cotinuerà a indebitarsi riuscendo a pagare i propri debiti, la Cina continuerà a tirare senza vedere crollare i corsi azioari, il carry trade in Giappne andrà avanti e lo Yen non si rivaluterà troppo, l'Europa contiuerà la sua crescita anemica 1.5%-2% (che pure è il suo potenziale), allora questa sarà da archiviare come una correzione e potremo magari tornare a vedere in qualche mese (6 mesi ?) nuovi massimi che manterranno il mercato in un certo stato di lieve sopravvalutazione. Chi vivrà...

 
Alle 2:30 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Aggiungo una nota di pessimismo che viene dai mercati dei CREDIT DEFAULT SWAP (i cosiddetti CDS) che non sono altro che dei mercati che prezzano il rischio di default degli Stati sovrani e delle grandi società e che provvedono a far pagare dei premi a chiunque voglia assicurarsi dal rischio di default di alcune emissioni obbligazionarie.

Faccio un esempio: se io Banca XY avessi avuto in portafoglio dei bond Parmalat con una certa scadenza (es. obbligazione scadenza 2010) e avessi voluto assicurarmi contro il rischio di default di Parmalat, in modo che se Parmalat fosse saltata in aria io avrei avuto comunque il rimborso del valore dei bond, sarei dovuta andare dalla Banca d'Affari ZZZ e chiederle: quanto ti devo pagare per avere assicurati i miei 100 milioni di bond che ho in pancia ? La banca d'Affari ZZZ avrebbe fatto i suoi conti, studiato i bilanci, guardato il rating di Parmalat in quel momento (!), ristudiato i bilanci (!!) e detto alla Banca XY: mi paghi il 4.5% (sparo un numero a caso) di quello che vuoi assicurarti da qui al 2010. Vuoi assicurarti per tutti i tuoi 100 milioni da qui al 2010? Paghi 4.5 milioni di euro. Vuoi assicurarne solo il 50% (50 milioni)? Paghi 2.25 milioni.

Ovviamente assicurare emissioni obbligazionarie di titoli/società solidi costerà di meno che non quelle di titoli/società traballanti, perchè per le prime si stimano minori probabilità di fallimento/default. Ma anche gli stessi titoli della stessa società potranno essere assicurati a prezzi differenti di giorno in giorno, perchè il mercato potrà prezzare nuove informazioni, nuovi dati, nuovi scenari macroeconomici, nuovi rischi insomma, ma anche nuove propensioni al rischio.

OR BENE...


... e vengo al dunque:

sul mercato dei CDS (Credit Default Swap, appunto) le famosissime e solidissime banche d'affari USA che rispondono ai nomi di Goldman Sachs, Merril Lynch e Morgan Stanley, e che insieme nel 2006 hanno guadagnato 24.5 miliardi di dollari sembrano essere diventate improvvisamente così speculative che i loro stessi trader (quelli di Morgan e di Goldman insieme sono stati nel 2005 tra i top 5 trader di CDS, un gruppo che rappresenta l'86% del totale dei CDS trattati, secondo Fitch Ratings) stanno valutando le loro stesse emissioni degne di credito quasi al pari di JUNK BOND (= di quei titoli spazzatura di cui si stima un'alta probabilità di saltare in aria). I prezzi per i CREDIT DEFAULT SWAP (= le assicurazioni) collegati ai bond emessi da queste banche di investimento questa settimana hanno cominciato a tradare a livelli che eguagliano le emissioni fatte dalle società con rating Baa2, secondo Moody's Investors Service. Per Goldman, Morgan Stanley e Merril ciò vuol dire ben 5 livelli più sotto del loro attuale rating Aa3 sulle loro emissioni 'senior' e solamente 2 livelli sopra il non-investment grade, appunto il junk.

Cosa vuol dire questo ? Forse che la situazione è così grave ? Io francamente non lo so, e non so se chi prezza questi Credit Default Swap sia troppo pessimista o sia lui il realista di turno, ma mi limito senz'altro a constatare che i trader di Credit Derivatives (derivati sul credito) sono molto più allarmati degli investitori in bond e in azioni, le quali - se prezzassero coerentemente con le aspettative del CDS market - dovrebbero essere già collassate. I trader di CDS sono preoccupati per gli effetti che un potenziale forte rallentamento del mercato della casa (quella sulla casa è una bolla peggiore di quella azionaria sui TMT del 2000 perchè i possessori di casa sono molto pi diffusi di quelli di azioni e quindi l'effetto ricchezza si farebbe sentire molto di più) e di quello azionario potrebbero avere sulle banche. Se ci pensiamo, in effetti, un primissimo scricchiolio si era cominciato a sentire con l'annuncio di qualche giorno fa da parte di HSBC che la qualità del proprio credito, proprio sul mercato americano, stava andando deteriorandosi.
Se ci avranno visto bene i trader dei CDS dovremmo aspettarci ancora discese che faranno sembrare cali minimali quelli dei giorni appena passati, viceversa è molto facile che i prezzi dei CDS torneranno a scendere e che la paura di foschi scenari non venga più prezzata neanche nei derivati di credito.

 
Alle 3:16 PM , Blogger Dream Theater ha detto...

Molto bene, anonimo (non posso che chiamarti così), sono d'accordo con quanto dici .
Sicuramentente il discorso sui CDS è molto complesso. La paura del crollo dell'immobiliare al momento sembra un po' diminuita, però se veramente ci fosse una recessione in avvicinamento (non credo) il rischio sarebbe ben diverso. A quel punto ci sarebbe il reale rischio di un crollo gneralizzato dei mercati. Ma non voglio essere così negativo, almeno fino a quando la realtà dei fatti non mi farà cambiare idea. Poi sul reale valore della borsa italiana, sono anche qui d'accordo con te. Ottimo intervento, grazie per aver partecipato alla discussione. Sarai il benvenuto anche futuro. Fatti riconoscere, però, come fa l'amico settevoci che spesso passa a trovarmi.

X settevoci: secondo me, dare il reale valore ad una borsa è IM-POS-SI-BI-LE.
I prezzi incorporano le cose più strane, futuribili e a volte assurde. Devo ammettere che, a volte, mi vien da pensare che la borsa sia solo aria fritta. Generali vale, per esempio, 38 € o 24 €??? Dipende... E allora oggi, che si fa? Questo è solo un esempio, ma ce ne sarebbero altri...
Un saggio (cavolo, non mi ricordo chi...) in un libro ha scritto: "In borsa mettete il denaro che potenzialmente siete disposti a perdere". A volte vien voglia di dargli ragione...

CIAO A TUTTI !

 
Alle 7:12 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

x il sign. anonimo:lei puo' anche polemizzare ci mancherebbe!io qualche volta scrivo in questo post xche' chi gestisce quest'ambiente e' una persona seria e pacata.e quando si parla di borsa trovare persone con queste qualita' non e' affatto facile.e le ripeto il tempo e' galantuomo ,e ci mancherebbe che lei non abbia la visione diversa dalla mia.orvuar'

 

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